Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

LIVATINO, IL GIUDICE SIMBOLO DELLO STATO IN LOTTA CONTRO LA MAFIA SARÀ SANTO

21/09/2015 - Rosario Angelo Livatino, il martirio del giovane giudice simbolo dello Stato in lotta contro la mafia. Rosario Livatino sarà Santo. Ai suoi killer disse: “Cosa vi ho fatto?”, come il Cristo. È già Servo di Dio. Elena Valdetara Canale miracolata per intercessione del mite e inflessibile magistrato cattolico Rosario Livatino trucidato il 21 Settembre 1990 da quattro sicari assoldati dalla Stidda, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra. San Giovanni Paolo II lo definì “Martire della Giustizia e indirettamente della Fede”. La sua fu una Lezione di Alta Civiltà Giuridica. Il 19 Luglio 2011 è stato firmato dall’arcivescovo di Agrigento, il decreto per l’avvio del processo diocesano di beatificazione, aperto ufficialmente il 21 Settembre 2011 nella chiesa di San Domenico di Canicattì. È attestato il suo impegno affinché, nell’aula delle udienze in Tribunale, ci fosse un crocifisso. L’Agenda di Livatino “sub tutela Dei”. Fede e Diritto.

L’effetto perverso fondamentale che può annidarsi nel responsabilizzare civilmente il giudice. Giustizia e Fede. “Il giudice non può e non deve essere un protagonista occulto dei cambiamenti sociali e politici. L’indipendenza del giudice – insegna Rosario Livatino – non è solo nella propria coscienza, nella incessante libertà morale, nella fedeltà ai principi, nella sua capacità di sacrificio, nella credibilità che riesce a conquistarsi con le sue decisioni. L’indipendenza del giudice è anche nella sua moralità, nella trasparenza della sua condotta dentro e fuori delle mura del suo ufficio. Solo se il giudice realizza in sé stesso queste condizioni, la società può accettare ch’egli abbia sugli altri un potere così grande come quello che ha”. Livatino è un grande esempio morale per i giovani e per l’Italia che ama la sua Costituzione della Repubblica oggi sotto assedio. Diritto biblico e diritto evangelico. La sua Lezione scuote le coscienze.

Nicola Facciolini

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