Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

MILAZZO, VIOLENTA LITE TRA DUE NUCLEI FAMILIARI: ARRESTATE 3 PERSONE E DEFERITE ALTRE 6 PER LESIONI AGGRAVATE

Milazzo, violenta lite tra due nuclei familiari: intervengono tempestivamente i Carabinieri ed arrestano tre persone e ne deferiscono in stato di libertà altre sei per lesioni aggravate in concorso
Milazzo, 02 Ottobre 2015 - Prosegue la campagna di prevenzione e contrasto dei reati ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed in particolare dei militari del Nucleo Radiomobile agli ordini del nuovo Comandante Maresciallo Aiutante Rocco Fleres i quali, nella serata di ieri, con l’ausilio di una pattuglia della Stazione di Fondachello Valdina agli ordini del Maresciallo Aiutante Carmelo Carbone, hanno tratto in arresto tre persone, a Olivarella di Milazzo, a seguito di una violenta colluttazione scoppiata per futili motivi.

A fare scattare l’intervento dei Carabinieri, intorno alle 19.45 di ieri sera, è stata una telefonata pervenuta all’utenza di Pronto Intervento 112 con cui veniva segnalato che nella via Palmiro Togliatti di questo centro si era scatenata una violenta lite in cui erano coinvolte diverse persone.
Giunti nella località segnalata, i Carabinieri sorprendevano i tre individui che, con fare minaccioso ed in evidente stato di alterazione, si scagliavano contro la vittima della loro furia poi identificato in un 37enne di Messina.

A quel punto, i Carabinieri riuscivano a bloccare, prima uno degli aggressori armato di bastone e successivamente altri due che a loro volta, a mani nude, si erano scagliati sulla vittima, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 7 gg. I tre soggetti bloccati venivano successivamente identificati in un 56enne macellaio, un 20enne ed un 42enne tutti di Milazzo, quest’ultimo a sua volta riportava delle lesioni guaribili in 25 gg.

La vicenda, sviluppatasi nel corso di un intero pomeriggio e tassellata da diversi episodi di aggressioni verbali e fisiche ha raggiunto l’apice proprio poco prima che i Carabinieri intervenissero. Dalle indagini dei Carabinieri, si è riuscito a ricostruire che, alla base della diatriba c’erano antichi dissapori tra due distinti nuclei familiari allargati che abitano a distanza di pochi metri. Alcuni dei protagonisti della vicenda sono già noti infatti ai Carabinieri per passate richieste di intervento sempre a seguito di screzi e litigi.
A far scattare la scintilla ieri un apprezzamento di “poco gusto” all’indirizzo di una minorenne appartenente a una delle due famiglie. Quella “battuta” mal digerita sarebbe stata alla base di un’escalation di insulti, minacce e alla fine di aggressioni fisiche durate più di qualche ora e terminata solo grazie al pronto intervento dei Carabinieri.
Nel corso della contestuale perquisizione i militari sequestravano inoltre un bastone di legno, originariamente un piede di sedia, utilizzato nel corso dell’aggressione.

Sul posto intervenivano anche diverse ambulanze del 118 che provvedevano a trasportare i feriti presso il locale nosocomio milazzese ove il personale sanitario riscontrava agli interessati delle lesioni giudicate guaribili in un periodo di tempo compreso tra 2gg e 25 gg.
Al termine della ricostruzione dei fatti, i tre un 56enne macellaio, un 20enne ed un 42enne disoccupati tutti di Milazzo venivano tratti in arresto in flagranza del reato di lesioni aggravate in concorso, e su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che ha coordinato l’attività, venivano sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Ricostruito il quadro complessivo venivano inoltre deferite in stato di libertà altre sei persone, un 37enne ed una 36enne di Messina, un 23enne una 16enne ed un 54enne di Milazzo, ed un 33enne di Barcellona Pozzo di Gotto, legate da rapporti di parentela ed amicizia con i protagonisti della colluttazione sedata dai militari, che a vario titolo avevano partecipato alle colluttazioni.

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