Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

RIFORME: RIMPIANGERE MONTI, UN PARADOSSO CHE RISCHIA DI RIVELARSI… PARADOSSALE

6 settembre 2015 – Non pensavamo che si sarebbe potuto rimpiangere il governo Monti, un sodalizio governativo ‘eurocentrico’, artefice di passaggi inediti della politica italiana, non esemplari dal punto di vista della democrazia parlamentare e costituzionale. Eppure Mario Monti ha dato priorità ed attuazione a riforme che, giuste o sbagliate, riguardavano (e riguardano) il tessuto sociale, la gente, quel ‘popolo’ di cui sembra essere diventato da populisti parlare.
“Il mio governo – ha più volte dichiarato il sen. Mario Monti – in pochi giorni ha messo in campo la riforma delle pensioni e la riforma della tassazione, introducendo di fatto una patrimoniale. Riforme concrete, non slides. Siamo stati attenti a distribuire l’impopolarità a destra e a sinistra”.

Citando al ribasso vorremo… citare la riforma del condominio, una riforma (in teoria) di interesse comune, destinata a migliorare il rapporto con la propria casa, con il vicinato, con gli stessi animali domestici, e a sanare contenziosi bestiali, che intasano la vita delle persone, delle famiglie e dei tribunali. Di fatto tale riforma si è rivelata scadente, inefficace, illusoria.

Fosse stata più autenticamente ‘popolare’, al servizio della gente e del condominio sarebbe stata una riforma necessaria, utile, provvidenziale.

E comunque sarebbe stata una riforma non interessata unicamente agli interessi dei partiti e dei governanti in carica. Sarebbe stata una riforma per il Paese e non per i partiti politici e per le segreterie degli stessi. Non sarebbe stata - cioè - una riforma privata, avulsa dagli interessi reali del Paese e della gente.

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