Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

RIFORME: RIMPIANGERE MONTI, UN PARADOSSO CHE RISCHIA DI RIVELARSI… PARADOSSALE

6 settembre 2015 – Non pensavamo che si sarebbe potuto rimpiangere il governo Monti, un sodalizio governativo ‘eurocentrico’, artefice di passaggi inediti della politica italiana, non esemplari dal punto di vista della democrazia parlamentare e costituzionale. Eppure Mario Monti ha dato priorità ed attuazione a riforme che, giuste o sbagliate, riguardavano (e riguardano) il tessuto sociale, la gente, quel ‘popolo’ di cui sembra essere diventato da populisti parlare.
“Il mio governo – ha più volte dichiarato il sen. Mario Monti – in pochi giorni ha messo in campo la riforma delle pensioni e la riforma della tassazione, introducendo di fatto una patrimoniale. Riforme concrete, non slides. Siamo stati attenti a distribuire l’impopolarità a destra e a sinistra”.

Citando al ribasso vorremo… citare la riforma del condominio, una riforma (in teoria) di interesse comune, destinata a migliorare il rapporto con la propria casa, con il vicinato, con gli stessi animali domestici, e a sanare contenziosi bestiali, che intasano la vita delle persone, delle famiglie e dei tribunali. Di fatto tale riforma si è rivelata scadente, inefficace, illusoria.

Fosse stata più autenticamente ‘popolare’, al servizio della gente e del condominio sarebbe stata una riforma necessaria, utile, provvidenziale.

E comunque sarebbe stata una riforma non interessata unicamente agli interessi dei partiti e dei governanti in carica. Sarebbe stata una riforma per il Paese e non per i partiti politici e per le segreterie degli stessi. Non sarebbe stata - cioè - una riforma privata, avulsa dagli interessi reali del Paese e della gente.

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