Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

GIORNALISTA BORROMETI MINACCIATO DI MORTE: ANCHE SE MI ARRESTANO TU MORIRAI"

Roma, 18 ott. 2015 - "Ti acceco con le mie dita. Ho preso la mia decisione, anche se mi arrestano c'e' chi viene a cercarti. Tu morirai". Sono queste le nuove minacce di morte arrivate al giornalista siciliano Paolo Borrometi, 32 anni. Borrometi, collaboratore dell'Agi e direttore del sito web "laspia.it" e' stato minacciato pubblicamente di morte sul noto social network Facebook da Venerando Lauretta, gia' in carcere per associazione mafiosa. "Ora vai a denunciarmi, voglio pagarti il reato che commetto su di te - scrive Venerando Lauretta nei confronti di Borrometi -. Comunque ti verro' a trovare pure che non vali i soldi del biglietto, saro' dietro la tua porta. Mi viene da ridere pensando il giorno che sei tra le mie mani. Ti devo accecare con le dita, non ti salva neanche Gesu' Cristo. Il tuo cuore verra' messo nella padella e dopo me lo mangero'. Ho preso la mia decisione, anche se mi arrestano c'e' chi viene a cercarti, tu morirai".

Paolo Borrometi e' da tempo sotto tutela, dopo essere stato oggetto di intimidazioni ed anche una aggressione, che ha lasciato al giornalista una menomazione alla spalla. Gia' ad agosto scorso il cronista era stato minacciato di morte da Gionbattista Ventura, fratello di Filippo Ventura che, per la Direzione Nazionale Antimafia (Relazione 2014) e' il capomafia di Vittoria (Ragusa) e per questa motivazione e' in carcere.

Ventura aveva scritto: "Ti scippero' la testa, saro' il tuo incubo. Ti scippero' la testa ovunque, anche all'interno del Commissariato di Vittoria". Paolo Borrometi su Facebook commenta: "Quale sarebbe (stavolta) la mia colpa? Quella di avere denunciato, fra gli altri, anche Venerando Lauretta e suo figlio (Riccardo) per minacce e ingiurie. Per Lauretta, suo figlio no, non dovevo denunciarlo. Lui poteva e puo' minacciarmi, a seguito di alcuni miei articoli sulle attivita' illegali della famiglia Lauretta nel Mercato di Vittoria, ma io no, non potevo ne' dovevo denunciarlo. Perche' per Lauretta - scrive Borrometi - "loro" possono fare e minacciare di morte tranquillamente. Noi non possiamo denunciare. Eppure chi crede nella Giustizia, deve denunciare e sa che accanto avra' le forze dell'ordine. Cosi' come sono certo sara' anche questa volta con me. Sono stanco, dobbiamo fare quadrato contro questi mezzi uomini. Denunciare sempre e stare accanto a chi denuncia". (AGI)

Commenti