Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

LA SICILIA CADE A PEZZI E LA REGIONE CERCA I SOLITI RIMEDI: UN NUOVO GOVERNO

Infrastrutture colabrodo. 3 mld di euro per 314 opere inutilizzati. Ribisi: “Gravi ripercussioni per l’economia regionale. Frane, cedimenti, di reti stradali e ferroviarie interrotte. Fotografie dell’arretratezza infrastrutturale della Sicilia, che dimostrano l’insensibilità della classe politica e della burocrazia riguardo alla necessità di mettere in sicurezza il territorio, di recuperare e modernizzare i sistemi di trasporto e i tessuti urbani, con gravissimi ripercussioni sul sistema economico regionale”

Palermo, 22/10/2015 - La Sicilia cade a pezzi e la Regione come al solito cerca rimedi tampone per risolvere le emergenze, diventate ormai una costante nell’Isola. Confartigianato Sicilia chiede che nelle trattative per l’eventuale nuovo governo, i partiti mettano prioritariamente al centro dell’agenda soluzioni definitive per l’emergenza infrastrutture, utilizzando i 3 miliardi di euro già stanziati. Quasi quotidianamente, le cronache riportano casi di frane, cedimenti, di reti stradali e ferroviarie interrotte. Fotografie dell’arretratezza infrastrutturale della Sicilia, che dimostrano l’insensibilità della classe politica e della burocrazia riguardo alla necessità di mettere in sicurezza il territorio, di recuperare e modernizzare i sistemi di trasporto e i tessuti urbani, con gravissimi ripercussioni sul sistema economico regionale”.

Lo dichiara Filippo Ribisi, presidente di Confartigianato imprese Sicilia, che sollecita degli interventi strutturali immediati per risolvere una volta e per tutte lo stato di emergenza e di calamità che in questi mesi sta caratterizzando la regione. Dal cedimento del viadotto Imera, che ha diviso la Sicilia in due, alla frana nella Catania-Messina e ora anche le interruzioni delle linee ferroviarie Palermo-Catania, Palermo–Agrigento e Salemi-Castelvetrano l’Isola rischia l’isolamento sociale ed economico.

Eppure, a fronte di tutte queste criticità, molte delle quali connesse al rischio idrogeologico dei nostri territori, ci sono 314 opere finanziate, progettate e immediatamente cantierabili in Sicilia, per un importo di oltre 3 miliardi di euro, che rimangono ad ammuffire nei cassetti. Nello specifico, si tratta di 27 opere stradali per 1,72 miliardi; 64 interventi di manutenzione viaria per 34 milioni; 7 opere ferroviarie per 1,3 miliardi; 62 opere idriche per 144 milioni; 6 opere per la mobilità urbana sostenibile per 3,8 milioni; 81 opere urbane per 121 milioni; 47 interventi sul rischio idrogeologico per 87 milioni; e altri 20 interventi per 16,9 milioni.

“A questo punto ci chiediamo perché non partono i cantieri- prosegue Ribisi- e perché non si utilizzano i soldi per le manutenzioni. Non è concepibile che si debba intervenire solo ed esclusivamente a seguito di emergenze. Con questo andazzo anche le opere e le infrastrutture nel tempo realizzate sono destinate a perdersi. E fin quando i nostri amministratori e governanti, ai diversi livelli, non comprenderanno che bisogna effettuare interventi strutturali ben progettati, programmati, efficienti e soprattutto utili, seguiti da una manutenzione programmata e sistemica delle opere realizzate, non usciremo mai da questa condizione di isolamento, con la conseguenza che ad ogni pioggia e vi saranno allerte meteo e continui disagi alla mobilità minima dentro e fuori i centri urbani. A questo punto, appare opportuno che i partiti affrontino con responsabilità questi argomenti nella programmazione e nelle trattative di un eventuale nuovo governo, evitando che altre priorità dominano il dibattito “politico”. Noi crediamo - conclude - che il ruolo della Politica sia fondamentale anche per lo sviluppo della nostra economia, come pure crediamo che questo debba comunque passare attraverso processi di legalità e democrazia, ma anche attraverso percorsi di certezze e tempi adeguati. Diversamente nessuno potrà chiedere alle imprese di essere competitive, mantenendo le strutture in Sicilia, e saremmo costretti a morire di assistenzialismo”.

Commenti