
15/10/2015 – "L'avvocato Villardita non si sta impegnando come dovrebbe e sta invece prediligendo le numerose apparizioni televisive". E' quanto affermano Antonella Stival, prozia del piccolo Lorys e il compagno, Gianni Penna, nelle intercettazioni contenute nelle 260 pagine depositate in Procura a Ragusa. "La Stival evidenzia con tono polemico e riferendosi al padre di Veronica, Francesco Panarello (che lei ritiene essere un parassita), che questi si sia indebitamente appropriato del denaro versato (sul conto aperto in favore di Veronica) dai sostenitori della tesi innocentista".
E’ l'intercettazione telefonica fatta fra Antonella Stival ed un giornalista dalla Polizia di Ragusa,, in cui la prozia di Lorys racconta che "fino a dieci giorni prima della morte di Lorys, Veronica faceva i mestieri di casa al suocero, nonostante costui fosse gia' fidanzato con Andreina. Aggiunge che il giorno successivo alla morte di Lorys, Andrea ebbe un litigio con Veronica perche' lei disse che tra i presenti poteva esserci l'omicida del figlio; parole alle quali il suocero rispose dicendo che anche lei poteva averlo ucciso. Veronica gli tiro' una bottiglia d'acqua, invitandolo ad uscire di casa". Secondo Antonella Stival "il fratello nasconde qualcosa, poiché, sin da subito, ha incolpato Veronica. Poi afferma che suo fratello e' un violento perché picchiava la moglie e la figlia".
«Avrebbero un fine economico» alcune partecipazioni a trasmissioni televisive di qualcuno degli invitati. Non solo, lo scopo sarebbe pure quello di «convincere l'opinione pubblica dell'innocenza di Veronica». Ed ancora, «un presenzialismo marcato» di qualcuno degli ospiti di trasmissioni tv sarebbe il vero scopo di tanto ‘attivismo’ televisivo. Secondo gli investigatori così potrebbero stare le cose.
L'informativa della polizia Stato e dei carabinieri di Ragusa, agli atti dell'avviso di conclusione indagini della Procura sulla morte di Loris Stival, per cui è indagata la madre, Veronica Panarello, ricostruisce anche rapporti tra media e familiari della donna. Intercettazioni agli atti degli investigatori. «Gli stessi - si legge nell'informativa - appaiono più interessati a conquistare il giudizio popolare attraverso i media che, piuttosto, proporre al giudice competente le tanto asserite prove tramite le quali Veronica potrebbe essere scagionata».
Tra le ipotesi avanzate da Veronica Panarello, in colloqui con familiari, anche quella che «delitti del genere possono essere compiuti soltanto da persone senza scrupoli, trafficanti di armi e droga». E Veronica tira fuori i suoi ricordi: il marito «era amico proprio di due soggetti finiti in carcere per tali motivi». Lei, Veronica, «è disposta a farsi il carcere senza clamori e quando esco me lo vado a cercare io chi è stato!».
Il 7 agosto 2015, sulla tomba del figlio Veronica lo aveva giurato: «Tornerò a trovarti libera e gliela faccio pagare a chi è stato... a mamma!». Lo scontro tra Davide Stival e la moglie Veronica Panarello sulla morte del figlio Loris, 8 anni, è pure nelle intercettazioni in carcere. Posizioni antitetiche sugli spostamenti di Veronica in macchina, quella mattina: «È quello che ti fanno vedere loro...». Ma poi: «Mi sa che ho preso un'altra strada...».
E a Davide non esita: «Sei proprio una bugiarda». «Non sono bugiarda... in quel momento non riuscivo a ricordare tutto». Veronica: «Se dovessero dirmi di confessare qualunque cosa pur di vedere il bambino non prendetelo come un tradimento... ma io lo farò!».
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