Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MASSACRATO DI BOTTE FINO ALLA MORTE: ARRESTATO DAI CARABINIERI DI MESSINA UNO DEI RESPONSABILI

Messina, 17/10/2015 - Il 29 luglio della scorsa estate il pestaggio nei pressi della Stazione ferroviaria di Messina: un gruppo di almeno tre persone aggredisce un 35enne di origini marocchine che, probabilmente inconsapevole, avrebbe infastidito la compagna di uno di loro. Il branco si avventa contro di lui colpendolo con calci e pugni su tutto il corpo e non si ferma fintanto che la vittima non rimane a terra inerme in una pozza di sangue. All’arrivo dei Carabinieri i responsabili della selvaggia aggressione si erano già dileguati. L’uomo viene portato al Policlinico, dove viene sottoposto ad un intervento chirurgico per poi essere trasferito al Reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Piemonte di Messina.

I Carabinieri non riescono a parlare con lui perché privo di conoscenza e le indagini vengono condotte dapprima con la raccolta di alcune testimonianze. Pezzo dopo pezzo il puzzle comincia a prendere forma, ma è del 9 agosto la notizia del decesso della vittima del pestaggio che non si era più ripresa. Grazie alle riprese di diverse telecamere posizionate intorno al luogo dell’aggressione e alla ricostruzione degli investigatori dell’Arma, viene dato un nome ed un cognome a due degli aggressori. Per uno di loro, Giovanni RAFFONE, classe 1987 di Messina con diversi pregiudizi penali, ieri sera si sono aperte le porte del carcere di Messina Gazzi, dove è stato portato in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. del Tribunale di Messina che ha concordato pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Messina Arcivescovado. I militari sono ancora sulle tracce del complice che si è reso irreperibile.





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