Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MEGA-INCENERITORE VALLE DEL MELA: DUE MOZIONI IN DISCUSSIONE ALL'ARS CON AL CENTRO LA SITUAZIONE AMBIENTALE

La nota stampa relativa alle due mozioni messe in calendario per essere discusse all'Assemblea Regionale Siciliana, che pongono al centro la situazione ambientale della Valle del Mela e lo scellerato progetto di costruzione del Mega-inceneritore al posto della Centrale termoelettrica di Archi

Valle del Mela (Me), 12/10/2015 - Due mozioni che mettono al centro la situazione ambientale della Valle del Mela e lo scellerato progetto di costruzione del Mega-inceneritore sono state messe in calendario per essere discusse all'Assemblea Regionale Siciliana. La prima impegnerebbe il governo Crocetta a negare qualunque forma di autorizzazione alla costruzione del mega-inceneritore al posto della Centrale termoelettrica di Archi, la cui area dovrebbe anzi essere utilizzata per la realizzazione di attività che salvaguardino gli attuali livelli occupazionali annullando le emissioni in atmosfera. Il documento prospetta una serie di iniziative finalizzate al risanamento e alla bonifica del comprensorio del Mela, direzione totalmente opposta a quella dell'incenerimento. Molto importante è la richiesta che venga installato un sistema di rilevamento della concentrazione atmosferica di polveri sottili ed altri inquinanti, che possa stabilire che contamina giornalmente i cieli della valle, uccidendo ogni anno centinai di uomini e donne per malattie oncologiche o dell'apparato cardiaco e respiratorio.

L'altra mozione , più generale, chiede in primo luogo l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sugli attuali livelli di contaminazione dell'Area ad Alto Rischio Ambientale, istituita dieci anni or sono, e sulla compatibilità delle industrie operanti nell'area con gli attuali livelli di contaminazione e urbanizzazione. Tale prescrizione assume un valore particolare soprattutto in riferimento al posizionamento, senza che esista un piano d'emergenza esterno, degli enormi serbatoi di carburante situati a pochi metri dalle case, la cui osservanza della legge andrebbe valutata alla luce di quanto prescritto dal Dlgs 334 del 1999, n. 334, relativo al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.

Come comitati No Inceneritore esigiamo che le due mozioni vengano discusse al più presto. Il biocidio e la contaminazione in atto nel comprensorio del Mela sono ormai un'urgenza sul piano sanitario e ambientale. Ma discuterne non basta. Chiediamo ai deputati dell'ARS che approvino i testi; a volerlo sono le tre mila persone che domenica 27 settembre hanno calpestato le strade di Archi-San Filippo del Mela. Delle voci dei tremila, il presidente Crocetta deve ascoltare il messaggio chiaro: No all'inceneritore, Si alla vita e allo sviluppo pulito. In fondo potrebbe agire prima dell'eventuale approvazione delle mozioni, dimostrando, per una volta, che gli interessi dei siciliani vengono prima di quelli delle lobby e dei potenti.
Qualche tempo fa si diceva di dover interpretare le cose del mondo con “l'ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione”.

La rilevanza che la questione del mega inceneritore assume per le vite delle donne e degli uomini della Valle impone che nessuno dei due elementi della massima prevalga. Pertanto, ancora una volta, attendiamo i fatti, che saranno l'unico metro nel misurare la credibilità e l'onorabilità dei politici e degli amministratori.

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