Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

MESSINA: ACCORINTI OTTIMISTA SUL RITORNO DELL'ACQUA NEI RUBINETTI, MA L'OTTIMISMO NON E' CONTAGIOSO

Renato Accorinti, sindaco di Messina, annuncia durante la trasmissione diRadio Rai Uno, Radio Anch’io, che “Entro stasera Messina avrà l’acqua nei rubinetti” . ed anzi l'acqua dovrebbe già arrivare in tarda mattina, attraverso il “bypass Alcantara”. La Prefettura di Messina intanto, con un comunicato stampa, riguardo l'emergenza idrica, comunica gli aggiornamenti 

Messina, 30/10/15 -  Accorinti: "Non c'è nessuna perdita a Calatabiano. Tutto sta funzionando. Entro le 13 l'acqua, immessa poco alla volta nella conduttura, dovrebbe arrivare nei nostri serbatoi cittadini che cominceranno a riempirsi e pompare l'acqua nella rete urbana". La Prefettura di Messina intanto, con un comunicato stampa, comunica gli aggiornamenti come segue: In relazione all’emergenza idrica cittadina, si forniscono i seguenti aggiornamenti. Questa mattina il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che all’interno dell’Unità di crisi costituita in questa Sede ha assunto il ruolo di sovrintendere alla redistribuzione delle autobotti, ha effettuato presso l’Autoparco Municipale una prima ricognizione dei mezzi disponibili per il rifornimento idrico. Oltre alle autobotti già impiegate sono stati immediatamente utilizzati altri due mezzi messi a disposizione dall’Esercito e sono state nuovamente individuate le priorità di approvvigionamento secondo un ordine già prestabilito in Prefettura.

-Al fine di incrementare i punti di distribuzione nei vari quartieri cittadini il Dipartimento regionale della Protezione Civile nel pomeriggio di ieri aveva ottenuto la disponibilità di alcuni Comuni di questa Provincia e di quella di Catania all’invio di ulteriori 10 autobotti che stanno per giungere in città.
-La distribuzione sul territorio, come sopra evidenziato, è curata dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste d’intesa con l’Autoparco Municipale e l’AMAM secondo le indicazioni che verranno loro fornite dai Presidenti delle Circoscrizioni Comunali riunitisi stamane, insieme ai predetti Enti, per concordare le modalità operative .

-Stamattina si è inoltre appreso che da parte della Protezione Civile Regionale è stata assicurata la copertura dei costi per l’approvvigionamento, attivato dalla Prefettura, a mezzo nave cisterna della Società Marnavi S.p.A, la quale giungerà in porto intorno alla h.22,00.
-Nel frattempo in località Calatabiano sono intervenuti anche tecnici dell’Ufficio del Genio Civile coordinati dall’Ing. Capo il quale, parimenti come il Dirigente dell’Ispettorato ripartimentale Foreste, integra l’Unità di crisi costituita presso questa Prefettura, dal quale si è appreso che da qualche ora si sta immettendo gradualmente acqua nella condotta di Fiumefreddo nell’ordine di circa 300 l/sec per verificare la resistenza delle tubazioni, scongiurando lesioni ulteriori che potrebbero pregiudicare l’intervento.

In Prefettura l’unità di crisi costituita dal Prefetto per gestire e coordinare l’emergenza è riunita presso l’Ufficio di Protezione Civile ed è disponibile a fornire informazioni ai seguenti numeri telefonici : 090/366499/408/665/937
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Per il Parlamentare nazionale del PD Tommaso Currò, “non si tratta solo di fatalità”:
Una situazione paradossale, inconcepibile per una città di 250 mila abitanti. Ma in questa fase di piena emergenza sarebbero riduttivo limitarsi alle polemiche. Occorre da un lato – e con priorità assoluta – attivare per ripristinare l’erogazione dell’acqua e porre fine a questa emergenza. Poi bisogna affrontare a bocce ferme il problema perché non è possibile che la tredicesima città d’Italia sia rifornita da solo una principale fonte di approvvigionamento idrico senza che siano ipotizzate vie di acqua alternative da utilizzare in casi di emergenza. Anche in questo caso, la lungimiranza delle Amministrazioni locali degli ultimi venticinque anni è stata scarsissima. Sarebbe bene che il Governo intervenisse sull’Amministrazione locale per chiedere di predisporre in tempi brevi ipotesi progettuali alternative che possano dare sicurezza per eventuali future emergenze idriche.

Per quanto mi riguarda impegnerò il Governo a chiedere urgentemente conto all’Amministrazione comunale di Messina delle condizioni manutentive generali delle reti di approvvigionamento idrico ed elettrico della città: spesso vetuste o realizzate su terreni pericolosi e franosi, dissestati o a rischio idrogeologico. E’ intollerabile che per gravi mancanze di vigilanza da parte del Comune, i cittadini paghino costi così elevati in termini di vivibilità. Il Governo intervenga, ma il Comune di Messina non si nasconda dietro la carta facile del destino cinico e baro per evidenti mancanze e lacune nello studio dei luoghi e dei terreni sui quali passano le proprie reti infrastrutturali: compito, questo che compete loro direttamente.

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