Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: "QUESTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA PERSO ANCHE LA CREDIBILITÀ CONTABILE"

CapitaleMessina interviene sui rilievi del Ministero all'Amministrazione comunale con una nota firmata da Paolo Bitto e Pino Falzea": "Questa Amministrazione comunale ha perso, oltre alla credibilità politica, anche quella contabile"
Messina, 15/10/2015 - "La nota del Ministero degli Interni, pone a nostro avviso una pietra tombale sul Piano di riequilibrio presentato dal Comune di Messina - con questa perentoria affermazione inizia il ragionamento di Paolo Bitto, coordinatore del Tavolo tecnico "Finanza Pubblica" di CapitaleMessina. "Non ci tranquillizzano le parole dell’assessore Guido Signorino, che tende a sminuire le problematiche non affrontando il nodo vero che la nota fa emergere: la sfiducia nei confronti di chi questo piano dovrebbe gestire".

" La risposta che l’amministrazione deve dare al Ministero degli Interni ed alla città è chiara: quali sono i tempi per la rielaborazione cognitiva del piano e per l’approvazione e conseguente trasmissione del bilancio di previsione 2015/2017 in forma analitica? - chiede Bitto-
"Rammentiamo che alcuni passaggi potranno ess
ere messi in atto solo dopo l’approvazione del consuntivo 2014 che, se e quando vedrà la luce sarà solo grazie all’opera di grande collaborazione dei Revisori dei conti che ormai, a quanto pare, suppliscono costantemente alle carenze e negligenze degli uffici finanziari e dell’amministrazione comunale".

"Il Ministero avrebbe potuto, come è avvenuto in altre occasioni anche per cifre più consistenti, formulare un parere con prescrizioni, ma l’attenzione è puntualizzata su aspetti formali che nella sostanza non potranno essere superati in tempi brevi da questa amministrazione comunale."
"Ricordiamo che all’istruttoria eseguita dal Ministero, se favorevole, seguirà l’esame della Corte dei Conti che esaminerà il piano di riequilibrio nel merito ed è proprio sul merito della copertura del piano che abbiamo sempre nutrito forti perplessità sia economiche che giuridiche.
Approfittiamo della pazienza dell’Assessore Guido Signorino citando, a tal proposito, le forti perplessità gia' da noi espresse sulla possibilità di prevedere utili derivanti dalla partecipazione all’AMAM S.p.A.".

" Su tale azienda l’amministrazione sta riversando fortissime aspettative, soprattutto sul piano occupazionale giocando sulla pelle di centinaia di dipendenti, non agendo sulle criticità e sulle carenze gestionali ed organizzative delle società medesima - sostiene l'esponente di CapitaleMessina- "a che punto sono le procedure di trasferimento del personale, che in perfetto stile di questa amministrazione sono state avviate con atti amministrativi poi regolarmente ritirati in autotutela?"
"La motivazione principale sbandierata da questa amministrazione per giustificare il trasferimento dei servizi di igiene ambientale dalla Messinaambiente S.p.A. all’AMAM S.p.A. è stata quella del vantaggio che il sistema avrà nel far gestire il servizio ad una società non appesantita da oneri finanziari dovuti alla consistente situazione debitoria. Ma siamo sicuri che la situazione debitoria dell’AMAM sia più leggera di quella di Messinaambiente? A quanto ammontano i debiti dell’AMAM S.p.A.? Esistono procedure esecutive nei confronti della società?"

"Non entriamo, poi, nel merito degli obblighi contemplati dalla riforma contabile prevista dal D.Lgs. 23 giugno 2011, n.118 che disperiamo che questa amministrazione sia nelle condizioni di gestire e sostenere" - conclude Bitto.
"In sintesi - conclude il presidente del movimento Pino Falzea - dobbiamo purtroppo constatare che questa Amministrazione comunale ha perso, oltre alla credibilità politica, anche quella contabile.
Appare sempre più evidente che ci stiamo infilando in una strada ad imbuto dalla quale
difficilmente riusciremo ad uscirne indenni, a meno di non cambiare, con immediatezza,
direzione. Facciamolo prima che sia troppo tardi."

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