Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

MILAZZO, 3 ARRESTI PER IL ‘PIZZO’: PER L’APPALTO DI PONENTE UNA ESCALATION DI ATTI INTIMIDATORI

Milazzo, sgominata banda del racket emergente che imponeva il pizzo al Cantiere per il rifacimento del lungomare di Ponente: arrestate tre persone per tentata estorsione in concorso e per l’incendio di un escavatore

Milazzo, 29/10/2015 - Alle prime luci dell’alba di ieri, a Milazzo e Barcellona P.G., l’operazione di Carabinieri e Polizia che ha portato all’arresto di 3 persone per tentata estorsione aggravata in concorso e per 2 di loro anche per danneggiamento seguito da incendio.
Gli arrestati sono:
- Giovanni FIORE 26enne di Milazzo, sottoposto a custodia cautelare in Carcere;
- Marco MILONE 36enne di Barcellona P.g., sottoposto a custodia cautelare in Carcere;
- Francesco CALASCIONE 50enne di Milazzo, sottoposto agli arresti domiciliari, imprenditore edile impegnato a sua volta nei lavori del lungomare di ponente.
I provvedimenti scaturiscono da una complessa attività investigativa, avviata dai Carabinieri già agli inizi di maggio 2015 a seguito di un primo grave atto intimidatorio ai danni di uno degli imprenditori edili impegnato nei lavori di ristrutturazione del lungomare di ponente. Detti lavori di riqualificazione, affidati in primavera a quattro distinte ditte, di cui tre costituenti uno specifico consorzio, sono stati ostacolati da diversi atti intimidatori. L’escalation, partita in alcuni casi dalla “semplice consegna” di una bottiglia contenente benzina con delle cartucce nastrate, è proseguita in almeno quattro casi con l’incendio di autovetture, escavatori e depositi.
Episodio chiave per l’indagine è l’incendio di un escavatore avvenuto il 1 settembre, nei pressi dell’Angonia, ai danni di un imprenditore edile impegnato in una percentuale maggioritaria dei citati lavori.

Appresa la notizia degli arresti effettuati dalla Compagnia dei Carabinieri di Milazzo e dal locale Commissariato di Polizia, il sindaco Giovanni Formica ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Intendo rinnovare il mio sostegno e la mia gratitudine alla magistratura e alle forze dell’ordine che con questa operazione antiracket hanno inferto un altro duro colpo alla criminalità organizzata. Non nascondo che proprio con riferimento alla questione dell’appalto di Ponente si era creata una certa preoccupazione tra i cittadini a causa di una escalation di atti intimidatori nei confronti delle imprese. Il brillante risultato conseguito oggi, testimonia l’importanza di proseguire con determinazione nella lotta alle mafie e alla criminalità per affermare la forza del diritto e la cultura della legalità”.

Dichiarazione on. Tommaso Currò, arresti di Milazzo
«Gli arresti operati oggi dai carabinieri e dalla Polizia rappresentano una risposta importante dello Stato alla criminalità. Il lavoro congiunto dei tutori dell’ordine ha raggiunto ancora una volta risultati investigativi importanti sul fronte del contrasto al racket nella nostra provincia. Si apprende che l’operazione effettuata è stata favorita dalla collaborazione dei destinatari delle richieste di pizzo: ciò rende merito al lavoro condotto dalla magistratura, da polizia e carabinieri e dall'associazionismo antiracket, e si traduce in una ulteriore ragione di fiducia nelle Istituzioni, a cui gli onesti devono continuare a rivolgersi con la consapevolezza che l'aggressione alla libertà e alla proprietà costituita dalle estorsioni non resta impunita».
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MILAZZO: IL ‘PIZZO’ NEL RIFACIMENTO DEL LUNGOMARE, 3 ESTORSORI ARRESTATI



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