Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MINORENNE ARRESTATO PER TENTATO OMICIDIO: È RESPONSABILE DEL DUPLICE ACCOLTELLAMENTO DEL 1 LUGLIO A BORDONARO

Messina: i Carabinieri arrestano per tentato omicidio un minorenne messinese, responsabile del duplice accoltellamento avvenuto il 1 luglio 2015 a Bordonaro

Messina, 17 ottobre 2015 - Alle prime luci di sabato 17 ottobre 2015, i militari della Compagnia Carabinieri di Messina Sud hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di D. B., minorenne messinese classe 1999, resosi responsabile del duplice accoltellamento avvenuto il 1 luglio 2015 a Bordonaro, ai danni di altri due ragazzi anch’essi di Messina.
Quella sera, la Centrale Operativa dei carabinieri era stata allertata quasi contemporaneamente dell’arrivo al Pronto Soccorso del Policlinico Universitario di Messina di un ragazzo (E. L.) con diverse ferite da arma da taglio e di altro giovane presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte (F. M.), anch’egli con patite ferite da arma da taglio. I due fatti sono stati subito messi in correlazione tra di loro e ricollegati alla notizia di una lite avvenuta poco prima davanti ad una delle palazzine di Bordonaro.

Giunti sul posto, i carabinieri hanno rinvenuto numerosi residui ematici all’ingresso del palazzo, che qualcuno aveva tentato di disperdere mediante getto d’acqua. Le tracce proseguivano verso l’interno della palazzina, con un evidente concentrazione di fronte al portone d’ingresso dell’abitazione di D. B. che, nonostante l’ora tarda, non era presente in casa. Le indagini avviate dal Nucleo Operativo di Messina Sud e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, attraverso l’escussione di testimoni e di persone a vario titolo coinvolte, accertamenti tecnici e l’esame delle tracce di sangue repertate sul luogo dell’accoltellamento, effettuato da personale specializzato del RIS di Messina, hanno consentito di accertare che la sera del primo luglio 2015, D. B. ha aggredito a causa di vecchi rancori e di uno sguardo “storto” E. L., colpendolo ripetutamente e violentemente con un’arma da taglio (poi gettata nell’immondizia durante la fuga) e procurandogli gravi ferite al collo ed all’addome, alcune delle quali sono pericolosamente giunte molto vicine alla giugulare ed all’arteria carotide, con una condotta potenzialmente idonea a provocare la morte. E. L. ha riportato inoltre le tipiche ferite “da difesa” sulle mani ed alle braccia. La profonda ferita all’avambraccio riportata da F. M., invece, è stata causata dal suo tentativo di dividere i due, entrambi suoi amici, frapponendosi nel mezzo.
I reati contestati a D. B. sono quelli di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di arma da taglio, aggravati dall’aver commesso il fatto per futili motivi.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso l’istituto penitenziario per minorenni di Acireale (CT), a diposizione dell’autorità Giudiziaria. Per eventuali dettagli contattare il Comandante della Compagnia di Messina Sud.
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Nella serata di venerdì 16 ottobre 2015, durante un servizio finalizzato al contrasto di reati in materia di sostanze stupefacenti, i carabinieri del Nucleo Operativo di Messina Sud hanno tratto in arresto, con l’accusa di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, Adolfo COTUGNO, pregiudicato messinese classe 1988, ristretto agli arresti domiciliari al Villaggio Aldisio per altri reati.
Durante una perquisizione domiciliare a carico del ragazzo, infatti, mentre un’aliquota di carabinieri stava effettuando l’accesso all’interno dell’abitazione, i militari incaricati di cinturare l’esterno della palazzina hanno notato un giovane uscire velocemente da una delle finestre dell’appartamento perquisito e saltare verso l’esterno, con l’intento di darsi alla fuga. Un volo dal primo piano, che il fuggitivo, grazie alla sua giovane età ed ad una corporatura agile, riusciva a sopportare cadendo in piedi senza farsi male. Non si aspettava, però, di venire repentinamente bloccato dai carabinieri, senza avere nemmeno il tempo di compiacersi per essere riuscito nell’impresa. Il giovane, perquisito, aveva in tasca un involucro di carta stagnola, contenente circa un grammo di eroina.
Gli immediati accertamenti hanno consentito di appurare che il quantitativo di stupefacente rinvenuto addosso al ragazzo fermato, era stato ceduto allo stesso da Adolfo COTUGNO, all’interno della propria abitazione, poco prima dell’irruzione dei carabinieri che ha innescato il disperato tentativo di fuga.
Il pusher è stato quindi tratto in arresto per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e, dopo le formalità di rito, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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