Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

REGIONE SICILIA, ANCE: SIAMO A UN PUNTO DI NON RITORNO, AZZERARE TUTTO E RIPARTIRE DA ZERO

Palermo, 13/10/2015 - "Ci troviamo in una situazione in cui dire impantanati e' poco, una situazione tragica dove mancano i soldi, le idee e la progettualita' e i fondi della Comunita' europea e Por sono fermi. Siamo scoraggiati, la Regione sa cosa dovrebbe fare, ma ormai siamo a un punto di non ritorno. Nella situazione in cui ci troviamo oggi un cambio e' poco, forse si dovrebbe azzerare tutto e ripartire da zero o, come ha gia' detto qualcuno, di commissariare la Regione". Cosi' a Palermo Fabio Sanfratello, presidente di Ance Palermo, a margine degli Stati generali dell'edilizia nel Sud Italia, "Costruiamo insieme la ripresa del Mezzogiorno", riguardo l'operato della Regione.

Un giudizio molto duro, che riflette i contenuti dell'esposto che Ance Sicilia alcuni giorni fa ha presentato alla Corte dei Conti contro l'amministrazione regionale per un "uso distorto dei fondi pubblici". "La nostra iniziativa -ha detto riferendosi ai contenuti dell'esposto- nasce dal desiderio che questi fondi vengano impiegati per l'uso per i quali sono stati concepiti, visto che piu' di una volta tutti i fondi destinati all'edilizia e alle infrastrutture sono stati spostati per usi diversi da quelli originari: per foraggiare forestali e precari. L'Ance con questo atto vuole dire una volta e per sempre che questo comportamento non e' piu' accettabile. Ora la Regione ha persino bloccato completamente la spesa e anche quelle poche aziende che avevano vinto qualche appalto si sono dovute fermare. Siamo al punto che qualsiasi banca di livello nazionale non anticipa le fatture della Regione perche' non si fidano. Siamo a un punto di non ritorno -ha concluso- e la Regione e Ars non fanno nulla". (AGI) .

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