Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SANITÀ. LA GUERRA TRA RENZI E LA SICILIA, NON PUÒ SCARICARSI SUI CITTADINI

Segreteria Regionale Anaao-Assomed Sicilia:  I timori paventati da Anaao Assomed Sicilia: “Perché il Ministero si sveglia così tardi?” La nota del segretario regionale Pietro Pata
15/10/2015 - “L’Anaao Assomed Sicilia - scrive Pietro Pata, serg. Reg. - può dire a ragione: “l’avevamo previsto”! Le nostre perplessità e le osservazioni rassegnate ai diversi livelli istituzionali hanno trovato conferma. Ma ciò non è di alcuna consolazione di fronte alla drammatica prospettiva di un Sistema Sanitario Regionale in crisi profonda dopo la “bocciatura” del Ministero alla Salute. Sin dagli incontri Ministero/Regione del luglio 2014, sul Piano di Efficientamento della Rete Ospedaliera Regionale, si erano appuntate critiche su uno dei pilastri della riforma: gli Ospedali Riuniti, escamotage per salvare ospedali che andavano riconvertiti in Residenze Sanitarie, escludendoli dalla Rete dell’Emergenza.

“Non è bastato che l’ultimo atto dell’allora assessore alla Sanità, Lucia Borsellino - prima delle dimissioni - il 1° luglio scorso sia stato il recepimento integrale della normativa nazionale in merito alla regolamentazione delle strutture sanitarie (regolamento “Balduzzi”). Al Ministero si sono accorti che la Sicilia sfora ancora il tetto di 3 P.L. per patologie acute per 1.000 abitanti, mentre resta deficitaria la rete della Lungodegenza e della Riabilitazione.
Il Ministero ha le sue ragioni, ma occorre ricordare che il Decreto Assessoriale della Rete Ospedaliera è stato pubblicato il 23 gennaio 2015, e, a cascata, su questa rimodulazione è stata costruita la Rideterminazione delle Piante Organiche delle Aziende Sanitarie della Regione.

“Un percorso che il 30 novembre scorso, avrebbe dovuto concludersi con l’avvio della stagione concorsuale per la copertura dei posti vacanti e per la stabilizzazione di migliaia di precari (dirigenti, infermieri, amministrativi) che in queste grame stagioni di “Piani di Rientro” hanno garantito alla popolazione siciliana il mantenimento di uno standard accettabile dei “Livelli Essenziali di Assistenza” come confermati dalle rilevazioni delle Agenzie Ministeriali di controllo.

“Ora tutto potrebbe essere messo drammaticamente in discussione. Ma perché il Ministero si sveglia così tardi? A 9 mesi circa dalla formalizzazione del Decreto sulla Rete Ospedaliera, con un avviato iter di revisione delle Piante Organiche, l’altolà ministeriale ha il sapore di un’istanza di commissariamento della politica siciliana.

L’auspicio dell’ANAAO-ASSOMED - conclude Pata - è che il corto circuito istituzionale possa essere stato nel più breve tempo possibile, sui tavoli istituzionali, in una tempestiva, esaustiva e corretta dialettica con le forze sociali. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Nel più breve tempo possibile, attivando un tavolo tecnico che provveda peraltro anche a riscrivere, alla luce delle critiche Ministeriali, gran parte degli Atti di Governo delle Aziende e le loro dotazioni organiche. Il lavoro in Sicilia non può più aspettare. La salute dei cittadini siciliana non può essere il campo di battaglia della politica Nazionale e Regionale”

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