Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

VISCO: E FU COSÌ CHE ADESSO PURE LUI VEDE LA RIPRESA

Il Governatore della Banca d'Italia Visco adesso vede la ripresa
16/10/2015 - A Visco hanno fatto abbassare lo stipendio. Dopo sei mesi di tira e molla si abbassò lo stipendio da 495 a 450 mila euro ma sottobanco si è aumentato i benefit... E fu così che adesso pure lui vede la ripresa, aumento del PIL, ovviamente con i dati falsati. Citiamo qualche riscontro facile da comprendere, in cui siamo incappati tutti. L'Autorità per il l'energia l'elettrica e il gas ha annunciato aumenti del 3% e del 4%, detti aumenti vanno ad alimentare il costo della vita in ragione d'anno, in pratica, misurano l'inflazione. Ecco la riflessione, immaginiamo una famiglia che stenta ad arrivare a fine mese (comprese quelle che hanno preso il bonus di 80 Euro), e magari per arrivare a fine mese ha già cominciato a risparmiare pure sulla luce e il gas (evitando l'uso della lavatrice e del forno e quant'altro). Per comodità di calcolo prendiamo cifre (tonde ma verosimili). La famiglia del nostro caso, per i servizi di luce, gas e telefono spende € 1.000,00 all'anno, quindi l'aumento che subirà oscilla tra il 3 ed il 4 %, in media 3,50%. Ovvero su 1.000,00 Euro di costi, subirà un aumento di 35,00 Euro all'anno.

OK, fin qui è quello che grossomodo hanno ufficialmente fatto sapere. Quello che i suddetti scienziati non ci hanno fatto sapere, (ISTAT compresa, ecco un altro motivo perché dicevo che va commissariata) è che al tempo stesso la fatturazione (luce, gas e telefono di casa) che prima era bimestrale adesso è passata a fatturazione mensile, ciò comporta per il fruitore dei servizi luce, gas e telefonia fissa, un raddoppio di costi per effettuare i pagamenti per ogni utenza, infatti all'anno prima erano 6 pagamenti per la luce, 6 pagamenti per il gas e 6 pagamenti per il telefono, ovvero 18 (diciotto) X € 2,00 circa ciascuno = € 36,00 all'anno.

Adesso con la fatturazione mensile si è passati di colpo da 18 (diciotto) a 36(trentasei) pagamenti (bollettini postali o bancari) all'anno X € 2,00 = € 72,00 l'anno anziché € 36,00.
Ovvero, con un aumento occulto di altri € 36,00 (trentasei) l'anno in più, aggiunti all'aumento ufficiale di € 35,00, totale € 71,00.
Il paradosso nel paradosso sta nel fatto che l'aumento luce e gas va ad alimentare l'inflazione.
Il raddoppio della fatturazione, quindi il raddoppio dei bollettini (per pagare le utenze tutti i mesi) va ad alimentare il PIL, perché sono SERVIZI che la poste, banche e gli altri operatori ci forniscono quando andiamo a pagare le utenze.
Quindi facendo due conti (quelli della Massaia, proprio quelli che e che i professoroni detestano, perché fanno riflettere i cittadini) l'aumento non è del 3,5%, ben si del 7,1 %, praticamente il doppio.

Tutte queste fregature, nella “Legge di Stabilità ” li chiamano, pomposamente, sostegno alle famiglie. Gli italiani ignari é smarriti tacciono, mentre i manovratori dello Stato li considerano come se fossero degli imbecilli. Ma, le opposizioni dove sono? Forse non si vogliono inimicarsi i padroni del Feudo in attesa che prenderanno il posto dei guardiani attuali. Ecco come i guardiani del Feudo continuano a grattare il fondo del barile con il sostegno dell'ISTAT che falsa continuamente i dati. Il governatore della banca d'Italia Visco per “vedere” la ripresa (dopo che si è dovuto ridurre lo stipendio) gli hanno dovuto aumentare i benefit sottobanco.

Ed inoltre chissà cosa si sarà preso in cambio per accettare anche l'aumento dell'uso del contante che è da Euro 999,99 che è passato Euro 3.000,00, proprio lui che diceva, l'evasione era alimentata dall'uso del contante.

Francesco Caizzone

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