Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

ALLUVIONE TORRENTE MELA MILAZZO: ALLA PROCURA LA DENUNCIA PER L’ESONDAZIONE COLPOSA DEL 10 OTTOBRE 2015

IL COMITATO DEGLI ABITANTI DI BASTIONE (MILAZZO), STAMANI, HA PRESENTATO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BARCELLONA, UN’ESPOSTO - DENUNCIA PER L’ESONDAZIONE COLPOSA DEL 10 OTTOBRE 2015 del “TORRENTE MELA”


Milazzo, 04/11/2015 - A distanza di 4 anni dall’evento calamitoso del 22/11/2011, un secondo straripamento del torrente mela, avvenuto il 10/10/2015 ha avuto, per i residenti nella Frazione Bastione del Comune di Milazzo, conseguenze drammatiche. L’acqua e il fango hanno invaso numerose case; molte persone, oltre ad aver perso gran parte dei loro beni, hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni per andare ad alloggiare presso parenti ed amici. Decine di immobili, compresa un’officina meccanica, hanno subito seri danni. Le strade sono ancora piene di fango. Molte coltivazioni sono state gravemente danneggiate. Danni consistenti ha riportato pure il ponte sul torrente Mela che collega Milazzo con Barcellona. La rete fognante ed il sistema di smaltimento delle acque bianche hanno dimostrato ancora una volta di essere assolutamente inadeguati.
Bisogna intervenire con la massima urgenza per evitare il ripetersi di sciagure. Per questo è necessario effettuare, al più presto possibile, le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria per la messa in sicurezza del greto del torrente e la costruzione del muro d’argine, in modo che le acque delle piena non possano tracimare invadendo le campagne e le abitazioni circostanti.
Non è possibile vivere l’incubo dello straripamento del torrente ogni qual volta c’è una caduta di pioggia particolarmente abbondante.
Le predette conseguenze sarebbero state sicuramente molto meno gravi se si fosse provveduto per tempo a mettere in sicurezza il territorio, sgombrando, a monte dell’abitato, l’alveo del corso d’acqua , che è invaso da vegetazione arborea spontanea ed anche da rifiuti e materiale di risulta di ogni genere.
L’ultima esondazione del “Mela”, avvenuta nel 1971, aveva provocato la rottura del muro d’argine; dopo di allora, non si è provveduto alle necessarie riparazioni e il torrente (il cui livello, nel corso degli anni, si è progressivamente innalzato fino a raggiungere quello dei terreni limitrofi) non è mai stato messo in sicurezza.
E’ pur vero che il 10 di ottobre 2015 la pioggia è stata di notevole intensità, ma è anche vero che se il letto del torrente fosse stato pulito e l’argine fosse stato ripristinato per tempo, non avrebbe potuto provocare tutti i danni (per fortuna senza vittime) che ha causato.
Ciò premesso, con il presente esposto, chiediamo alla Procura della Repubblica di Barcellona di porre in essere tutti gli atti di indagine necessari al fine di verificare se nella condotta dei responsabili degli Enti Pubblici (Comuni, Provincia, Genio Civile, Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, Protezione Civile Regionale e Provinciale ecc.) preposti alla tutela del territorio e dei beni dei cittadini (ad iniziare da quello della salute) siano ravvisabili estremi di reato.


Commenti