Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO, AL TEATRO VITTORIO EMANUELE DAL 3 DICEMBRE

Debutterà giovedì 3 dicembre, alle ore 21, al Teatro Vittorio Emanuele, con repliche venerdì 4 e sabato 5 alle 21 e domenica 6 alle 17:30, La pazza della porta accanto. Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell’Umbria presentano La pazza della porta accanto di Claudio Fava uno spettacolo di Alessandro Gassmann con Anna Foglietta e Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Giorgia Boscarino, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Sabrina Knaflitz, Gaia Lo Vecchio, Liborio Natali, Olga Rossi

 Messina, 01/12/2015 - Un commovente testo di Claudio Fava per raccontare l’appassionante storia d’amore tra Alda Merini donna complessa dal carattere malinconico e un giovane, paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. A dare voce e volto alla “poetessa dei navigli” e ai suoi emozionanti versi, Anna Foglietta che, affiancata da un folto e affiatato gruppo di attori, si cala con intensità nei panni della giovane in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature. Con la sapiente regia di Alessandro Gassmann, un lavoro che saprà emozionare il pubblico.
Conoscevo Claudio Fava per la sua storia, per la sua sensibilità per il suo impegno politico e sociale, conoscevo la storia del padre vittima importante di una delle piaghe più dilanianti del nostro paese. Conoscevo “la poetessa dei navigli” e suoi emozionanti versi, conoscevo la drammaticità e la passione della sua esistenza. e anch’io come tanti mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere la magia dei suoi scritti. Quando Claudio mi ha dato da leggere questo testo si è subito mosso in me un desiderio irrefrenabile di metterlo in scena. Sono sempre stato dalla parte dei diversi, sia quando a distinguerli sono i colori della pelle che quando vengono definiti “diversamente abili”. Anche il mio recente impegno con l’ UNHCR sta in questo stare dalla parte di chi è “meno fortunato”, dalla parte di chi per affermare la propria diversità di razza o di cultura mette quotidianamente a repentaglio la propria esistenza, come sono stato dalla parte di Reyhaneh Jabbari barbaramente giustiziata per essersi opposta a chi la voleva violentare. In più raccontare un’appassionante storia d’amore tra una donna complessa, dal carattere malinconico e un giovane, paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata.
A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana sarà Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreterà una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature ; in questo lavoro sono convinto saprà emozionare il pubblico certamente composto per la gran parte da giovani che oggi più che mai hanno un forte desiderio di poesia. Per questa mia decima regia immagino un impianto scenico che riproponga la claustrofobia di un reparto psichiatrico e che mi permetta di interagire con la visionaria immaginazione della nostra protagonista che in scena sarà affiancata da nove tra attrici e attori. Accanto a me un gruppo collaudato di collaboratori tra cui mi preme ricordare le toccanti sonorità di Pivio e Aldo De Scalzi che ci consegneranno un’originale partitura musicale, struggente colonna sonora di questa affascinante storia che andremo a raccontare.”

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