Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MESSINA, GELA E MILAZZO SENZA ACQUA PER GUASTI, FRANE O PER MISTERO PERENNE

A Messina nuova interruzione idrica per l'ennesima rottura delle tubazioni tra Fiumefreddo e Calatabiano. Solidarietà ai consiglieri del Pd, la cui iniziativa per la mozione di sfiducia è supportata dalla prova di inefficienza e improvvisazione dell’Amministrazione Accorinti”. Grosso guasto al Floripotema di Milazzo, problemi nell’erogazione dell’acqua in Centro città. A Gela la situazione è endemica. L'acqua viene erogata in maniera parossistica, senza alcuna regolarità e nelle ore notturne

04/11/2015 - Si è appena conclusa in Prefettura una riunione operativa relativa alla crisi idrica che sta interessando il Comune di Messina. Alla riunione, presieduta dal Prefetto Stefano Trotta erano presenti il Presidente della Regione Siciliana On.le Rosario Crocetta, il Sindaco della Città di Messina prof. Renato Accorinti, il Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ingegnere Fabrizio Curcio, il Capo della Protezione Civile Regionale ingegnere Calogero Foti, oltre ai rappresentanti di Enti e soggetti interessati.
Preso atto della rilevanza della criticità in atto, i convenuti si sono proposti come obiettivo principale il rifornimento il più completo e capillare possibile dell’acqua alla cittadinanza messinese, secondo le priorità già in precedenza stabilite ed avuto anche particolare riguardo alle scuole ed alle attività produttive e commerciali.
In particolare si è preso atto che è stato attivato il predisposto bypass tra la condotta Fiumefreddo e quella Alcantara, aumentando la portata fino a cinquecento litri al secondo. Tale operazione consentirà di soddisfare quasi la metà del fabbisogno giornaliero della città. Permanendo problemi di approvvigionamento nelle parti alte della città, sarà poi potenziato il numero delle autobotti e si provvederà ad un ulteriore incremento delle risorse idriche tramite una nave cisterna della capacità di cinquemila tonnellate con immissione diretta nella rete cittadina ogni due giorni. L’organizzazione della distribuzione idrica sarà curata da una dedicata cabina di regia facente capo al Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste. A supporto del gruppo ci sarà anche un funzionario del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

In particolare, le parti alte della città difficili da servire con erogazione diretta per ragioni di natura orografica che verranno servite tramite autobotti sono: CEP, Minissale, Annunziata Alta (contrada Citola, contrada Sorba), Castane, Giostra, Villa Lina, Santa Chiara, Villaggio Svizzero), San Licandro (zona alta), Giampilieri, Zafferia (contrada Macchia) Santa Lucia sopra Contesse (zona alta), Istituto Ortopedico Scalabrino, Masse (San Giorgio, Santa Lucia, San Nicola), Faro Superiore (Luvarazzi), Torre Faro, Ganzirri.
A conclusione della riunione, secondo i principi già determinati, sono state stabilite le seguenti priorità: Ospedale Papardo, per il quale è stata prevista per quanto possibile un’erogazione mirata. Di seguito, presidi ospedalieri minori, Case di Cura, mense dei poveri, scuole di ogni ordine e grado e fasce deboli attraverso attività di volontariato. Si è stabilito, altresì, di procedere all’erogazione tramite autobotti fornite, come nei giorni scorsi, dall’autoparco comunale, dall’AMAM , dal Corpo Forestale, dall’Esercito e da alcuni comuni limitrofi per un totale di circa 20 autobotti di cui 7 di acqua potabile. I punti di approvvigionamento cittadino saranno AMAM, Mili e Torre Vittoria. I Presidenti della Circoscrizioni dovranno far pervenire al Centro Operativo Comunale l’elenco delle scuole da rifornire. Le autobotti del Comune e 2 dell’Esercito inizieranno la distribuzione già da stasera nelle scuole prive di acqua.
Per quanto attiene agli aspetti tecnici, relativi alla riparazione del danno e alla messa in sicurezza della collina, sarà immediatamente messo in opera un progetto di ancoraggio della condotta danneggiata, redatto a cura dell’AMAM e saranno avviate, a cura della Protezione Civile Regionale, attività di consolidamento del territorio.

Anche a tale scopo opererà un gruppo di lavoro che farà capo al Dirigente dell’Ufficio Provinciale del Genio Civile di Catania. Del gruppo, che avrà come sede operativa il Comune di Calatabiano, sempre con compiti di supporto farà parte un tecnico del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
Nella Prefettura di Messina, che curerà il coordinamento complessivo delle varie attività poste in essere, continuerà ad essere attiva l’unità di crisi istituita dal Prefetto con la partecipazione anche del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e dell’ingegnere capo del Genio Civile di Messina.
Il Sindaco del Comune di Messina ha assicurato una qualificata presenza comunale all’interno dell’unità di crisi anche ai fini dell’organizzazione della distribuzione dell’acqua e curerà una puntuale e cadenzata informazione alla popolazione che sarà invitata al contenimento dei consumi.
Messina, 3 novembre 2015

Secondo la segreteria provinciale del Psi “la nuova interruzione idrica costituisce una sorta di Nemesi per i difensori acritici di una giunta al capolinea, come il commissario del Pd provinciale on. Carbone”. E la nota prosegue con la solidarietà ai consiglieri del Pd, la cui iniziativa per la mozione di sfiducia è supportata dalla prova di inefficienza e improvvisazione dell’Amministrazione Accorinti”; consiglieri oggetto di contumelie da parte del commissario del partito inviato da Renzi, che, evidentemente, non conosce il rispetto delle opinioni altrui e della dialettica democratica”. E secondo il segretario provinciale del Partito socialista, on. Maurizio Ballistreri, “nel mentre è doveroso commissariare l’Aman, Il presidente della Regione siciliana Crocetta, con decreto, deve disporre l’erogazione da parte dell’acquedotto dell’Alcantara dell’acqua ai messinesi. Tale intervento, alla luce delle prerogative che lo Statuto autonomistico attribuisce al presidente della Regione siciliana in materia di sanità pubblica e sicurezza dei cittadini, non si configura come una facoltà ma come un obbligo, la cui mancata ottemperanza può essere rilevata come un comportamento omissivo innanzi alla competente autorità giurisdizionale”.

L’emergenza idrica di cui tanto si parla in questi giorni, causata dalla frana che ha distrutto una tratto dell’acquedotto nei pressi di Calatabiano, che ha comportato l'interruzione della fornitura d’acqua nella città di Messina, non è (purtroppo) l’unica in Sicilia.

A Gela, la sesta città più popolosa dell’isola, il problema dell’acqua esiste da sempre, frutto di un intreccio di interessi politici ed economici, oltre che della incapacità gestionale e delle mancanze strutturali che interessano la condotta idrica.

A tutto ciò si aggiunge la miopia della classe politica locale, che ha stipulato un contratto di fornitura che ha reso tutti i cittadini schiavi della società erogatrice, che non fornisce un servizio continuo e richiede il pagamento massimo del canone, come se l’acqua fosse potabile. In moltissime occasioni, infatti, ne è stato inibito l’uso alla cittadinanza a causa della contaminazione da batteri fecali. Ovviamente parliamo di uso per l’igiene personale, dato che nessuno si sognerebbe mai di utilizzarla come acqua da bere, attesa la non potabilità della stessa.

L’emergenza idrica a Gela è perenne. L’acqua viene erogata ogni due/tre giorni, durante le ore notturne. I cittadini si sono attrezzati predisponendo nelle cantine e nelle terrazze delle proprie abitazioni cisterne di varia capienza, per fronteggiare il problema. Molti devono alzarsi nel cuore della notte, nei giorni di erogazione, per riempire i serbatoi. Il più delle volte tutto questo non è sufficiente, in quanto capita spesso e volentieri che (per qualche recondita ragione!) l’erogazione avvenga soltanto una volta alla settimana, lasciando così interi quartieri a secco per giorni e giorni e costringendo i più fortunati (possessori di una cisterna) a ricorrere all’approvvigionamento attraverso autobotti private che, nemmeno a dirlo, fanno pagare a caro prezzo il prezioso liquido.

A Milazzo, il maltempo dei giorni scorsi ha provocato la rottura di una tubazione della condotta del torrente Floripotema che fornisce il serbatoio di Sant’Elmo, utilizzato per la distribuzione dell’acqua nel centro cittadino. Gli operai del Comune, da oltre 24 ore sono al lavoro per cercare di individuare il punto esatto del guasto e operare l’intervento di ripristino. Operazioni particolarmente complesse in quanto le piogge alluvionali dei giorni scorsi hanno modificato i luoghi – il tratto inte-ressato è di oltre 6 chilometri – rendendo difficile la localizzazione della zona danneggiata. Al mo-mento pertanto l’erogazione dell’acqua nel centro cittadino avviene con una minore pressione. Non è possibile in atto prevedere il ritorno alla normalità.

Palazzo dei Leoni coopera con propri automezzi, autisti e con il servizio di scorta alle autobotti della Polizia provinciale alle attività di intervento e di assistenza alla popolazione legate alla crisi idrica che coinvolge la città di Messina, predisposte dal Centro Operativo Comunale, struttura di direzione e coordinamento dei servizi di soccorso in caso di emergenza.
La struttura del C.O.C. si articola in dieci funzioni di supporto: Funzione 1 (Tecnica Scientifica e Pianificazione); Funzione 2 (Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria); Funzione 3 (Volontariato); Funzione 4 (Materiali e mezzi); Funzione 5 (Servizi essenziali e attività scolastica); Funzione 6 (Censimento danni a persone e cose); Funzione 7 (Strutture operative locali e Viabilità); Funzione 8 (Telecomunicazioni); Funzione 9 (Assistenza alla popolazione) e Funzione 10 (Segreteria Amministrativa).
Il Comitato Operativo Comunale è convocato e presieduto dal Sindaco, nella Sua qualifica di Autorità di Protezione Civile, ed in condizioni straordinarie come quelle attuali, ha competenza sulle azioni di coordinamento delle attività di soccorso alla popolazione e di gestione dell’emergenza.

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