Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SALEMI, SGARBI: «BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA, IL CENTRO STORICO ABBANDONATO E A RISCHIO CROLLI»

Salemi, Sgarbi: «L'inserimento nella lista dei "Borghi più belli d'Italia", più che un riconoscimento, una beffa: centro storico abbandonato e a rischio crolli». «Se un borgo è inagibile per gran parte della sua estensione, la sua bellezza è puramente un ricordo»
Palermo, 11 nov. 2015 – Vittorio Sgarbi commenta l'inserimento di Salemi nella lista dei «Borghi più belli d'Italia»: «Non posso che compiacermi della inclusione, formale, di una città che fu bella, nella lista dei "Borghi più belli d'Italia", ma sarei parziale se non dicessi che la realtà del centro storico, abbandonato, dimostra purtroppo il contrario. E sfido chiunque a contraddirmi.

Dopo il tentativo interrotto del progetto delle "Case a 1 euro", che è stato realizzato a Gangi (visibilmente uno dei borghi più belli d'Italia), nulla è stato fatto, né dai privati né dalle istituzioni. per restituire Salemi, non dirò alla bellezza del suo centro storico (abbandonato dal 1968, dopo il terremoto) ma neanche per tenerlo pulito, tagliare l'erba, renderlo agibile, come un parco archeologico di una città (di fatto, morta).

La mia stessa amministrazione, da uno Stato colpevole, è stata chiamata a rispondere di omissioni gravi per il rischio di crolli eventuali determinati dal terremoto. Basta questo per dire che se un borgo è inagibile per gran parte della sua estensione, la sua bellezza è puramente un ricordo.
Per questo l'inserimento nella lista dei "Borghi più belli d'Italia", più che un riconoscimento, mi pare una beffa».








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