La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

SPATA (POSSIBILE): «CROCETTA COMPLETA LA SUA GIUNTA CON L’EX SEGRETARIA DI CUFFARO»

Possibile (Giuseppe Civati) su governo Crocetta. Valentina Spata: «Il governatore ha completato il puzzle della sua giunta con l’ex segretaria del carcerato per favoreggiamento a Cosa nostra Salvatore Cuffaro. Ed è subito crisi»
Palermo, 19 nov. 2015 – «Lo sconforto per il puzzle politico del governo regionale siciliano ha raggiunto il culmine con la nomina di Luisa Lantieri, ex segretaria dell’ex presidente condannato e carcerato per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra - pronto all’uscita da Rebibbia - Salvatore Cuffaro, quale assessore alla funzione pubblica. Nulla di nuovo all’orizzonte ed ennesima scelta imbarazzante del Presidente Crocetta». A dirlo è Valentina Spata, rappresentante in Sicilia del movimento politico “Possibile” del deputato nazionale Giuseppe Civati.

«Ancora più grave a mio avviso – continua Spata - è la tragicommedia messa in atto dai renziani del Partito democratico e da quelli di Sicilia Futura. In Sicilia accade, caso più unico che raro, che ci siano anche renziani non iscritti al Pd, i quali hanno costituito un movimento politico a sé stante, con tanto di benedizione da parte del sottosegretario Davide Faraone. Tornando alla tragicommedia cui accennavo prima, occorre evidenziare che i renziani non hanno gradito la nomina della Lantieri. Non tanto per la sua storia politica - che dovrebbe essere lontana anni luce dal Pd - quanto per aver fatto saltare il brillante piano di Faraone e del suo “cerchio magico”: fare entrare in giunta un uomo politico che in Sicilia fa capo a Saverio Romano e a Roma a Denis Verdini. Un Governo di larghissime intese dunque, che avrebbe visto fianco a fianco non solo l’Udc, ma anche Ncd e Saverio Romano. Per farla breve l’accordo con Verdini, già sostanzialmente in essere a Roma, doveva passare dalla Sicilia, da sempre laboratorio politico nel bene e soprattutto nel male».

«Ancora una volta Crocetta ed il Pd siciliano - completa il suo pensiero Spata - dimostrano tutta la loro pochezza politica, avallando pedissequamente quegli inciuci romani che si proiettano come ombre sinistre in una sempre più disastrata isola. La Sicilia nel frattempo cade letteralmente a pezzi, tra la noncuranza del governo nazionale di Matteo Renzi e l’evidente inadeguatezza di un governo regionale, più attento alla distribuzione di poltrone che agli atavici problemi che attanagliano la nostra isola».

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