Teatro di Messina: “Con un comunicato paradossale ed incomprensibile la CGIL Funzione Pubblica cerca di alterare la realtà e di attribuire agli Organi del Teatro una responsabilità che è esclusivamente attribuibile alle OO.SS.”
Messina, 02/01/2015 - La CGIL omette di dire, ed è gravissima l’omissione, che il Teatro ha appositamente convocato un tavolo di contrattazione decentrata presentando una ipotesi di accordo, aperto alla trattativa, per la definizione della disciplina contrattuale nell’ambito del comparto della Regione al fine di poter procedere alla assunzione a tempo determinato ed alla stagionalizzazione degli orchestrali, già definitivamente deliberata dal CDA.
La CGIL omette di dire che, singolarmente, le OO.SS. si sono rifiutate di trattare l’ipotesi di accordo, sostenendo di non avere legittimazione alla definizione dell’accordo, nonostante il Teatro facesse presente che l’accordo proposto avrebbe consentito la risoluzione del problema in tempi rapidi e che la soluzione avanzata rispettava la vigente normativa.
E’ vero che la CGIL era stata l’unica sigla sindacale a dichiarare la propria disponibilità alla trattativa e che la CISL nella successiva seduta si sia dichiarata d’accordo acchè il Teatro, vista l’impossibilità di discutere l’ipotesi di accordo, adottasse un provvedimento di disciplina anche unilaterale per disciplinare la materia, sentito il parere dell’ARAN ( Agenzia per la rappresentanza delle pubbliche amministrazioni).
E questa è la verità come risulta inequivocabilmente dalla integrale registrazione dei lavori del tavolo.
Ribaltando l’assurda accusa non si può che affermare senza remore che è la CGIL a dipingere “una falsa verità in merito alla contrattualizzazione delle masse artistiche” al fine di mascherare in materia una evidente ed incomprensibile mancanza di volontà dei Sindacati ad affrontare e risolvere il tema.
Così come è falso che il Sovrintendente, durante la riunione del CDA, abbia proposto contratti a partita Iva , facendo credere che i sindacati fossero contrari all’applicazione del contratto dei regionali.
Il Sovrintendente ha riportato fedelmente quanto verificatosi al tavolo della trattativa e non ha proposto in sostituzione contratti a partita IVA, tanto è vero che nel CDA si è assunta la decisione di richiedere urgente parere all’ARAN per la definizione di un urgente provvedimento per la conclusiva definizione della materia.
E’ di tutta evidenza che l’assenza di una disciplina contrattuale non consente assunzione degli orchestrali, e sono praticabili i rapporti consentiti dall’ordinamento.
Con chiarezza occorre far presente che la situazione che si è determinata deriva dall’irresponsabile ed incomprensibile posizione del tavolo, tavolo in cui paradossalmente era presente una parte – il Teatro - che voleva a tutti i costi sottoscrivere un accordo, e l’altra - i Sindacati- che, contro natura, si sono categoricamente rifiutati di trattare.
Nonostante ciò il Teatro, che al contrario degli altri, ha sinceramente a cuore gli interessi del meraviglioso gruppo di orchestrali, per la cui crescita ha profuso ogni energia, sta cercando in queste ore, con grande impegno, urgenti soluzioni, in costante rapporto con gli orchestrali. Soluzioni idonee a superare l’irresponsabilità di Sindacati, che pare abbiano più a cuore di intorbidare le acque, falsare la verità, pregiudicare le soluzioni e danneggiare gli interessi dei lavoratori e del Teatro, non si capisce se per mania di protagonismo o per altri motivi.
Ed, infine, due domande: vorremmo capire se è la CGIL a dichiarare lo stato di agitazione o gli orchestrali, e da dove traggano la singolare convinzione che sia la CGIL a decidere se gli spettacoli si terranno o meno. A decidere se gli spettacoli si faranno , anche se la notizia potrà sorprendere, è il Teatro nel pieno rispetto della dignità dei lavoratori.
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Il Teatro di Messina comunica che gli spettacoli "Suite per bandoneon e orchestra" e "Made in Italy", in programma rispettivamente il 2 e il 9 dicembre al Teatro Vittorio Emanuele, e lo spettacolo "Terra maligna", in programma il 5 dicembre al Teatro Placido Mandanici, per motivi tecnici sono stati rinviati a date successive che verranno tempestivamente comunicate.
Poiché gli spettacoli andranno in scena, rimangono validi i biglietti acquistati. Coloro che volessero optare per il rimborso potranno ottenerlo recandosi al botteghino negli usuali orari di apertura. La Direzione del Teatro si scusa per il disagio arrecato.
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