Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

VIOLENZA CONTRO LE DONNE: “LA DONNA NASCE LIBERA E HA UGUALI DIRITTI ALL'UOMO”

Un pensiero per le Donne vittime di femminicidio: “La donna nasce libera e ha uguali diritti all'uomo”

Messina 24 novembre 2015 - “Uomo, sei capace d'essere giusto? È una donna che ti pone la domanda; tu non la priverai almeno di questo diritto. Dimmi? Chi ti ha concesso la suprema autorità di opprimere il mio sesso? … Solo l’uomo s’è affastellato un principio di questa eccezione. Bizzarro, cieco, gonfio di scienza e degenerato, …vuole comandare da despota su un sesso che ha ricevuto tutte le facoltà intellettuali” … così scriveva nel 1791 Marie Gouze (Olympe de Gouges) autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Da allora quasi niente è cambiato.
Sono trascorsi troppi anni per poter ancora tollerare le disuguaglianze di genere e la violazione dei diritti che ancora affliggono le donne in Italia e nel Mondo.
Quello che accomuna i vari diritti negati è che questa negazione si fonda nella maggior parte dei casi sulla discriminazione di genere.
Questa può accompagnare l’intera vita delle donne, da ancor prima della nascita alla vecchiaia, e determinare, nei casi più gravi, l’esclusione dalla vita economica, sociale e culturale del loro paese e la sottomissione all’uomo.

Secondo quanto valutato dalle Nazioni Unite non esiste un paese dove le donne non siano discriminate.
La discriminazione a volte assume aspetti drammatici e sfocia nella violenza che è una delle violazioni dei diritti umani più invasiva e diffusa, spesso, la più nascosta e, rappresenta a livello mondiale la decima causa di morte per le donne.
Il fenomeno colpisce almeno 62 milioni di cittadine europee. I dati sono purtroppo allarmanti, una donna su tre in Europa ha subito una qualche forma di violenza, fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking e il terreno si è esteso anche nel mondo online sopratutto tra le giovani che ricevono anche prima dei 17 anni minacce e intimidazioni.

Il Gruppo Pari Opportunità di Cambiamo Messina dal Basso in collaborazione con l’Assessorato Pari Opportunità e Pubblica Istruzione, nella persona di Patrizia Panarello ha promosso azioni che contrastassero la violenza di genere, fra le quali:
- chiedere all’Amministrazione Comunale di mettere in rete i centri antiviolenza e i professionisti che si occupano del fenomeno, offrendo in collaborazione con le Circoscrizioni, spazi di incontri nei vari quartieri;
- ottenere un “bene requisito alla mafia” per farne una casa per le donne costrette a vivere in stato di protezione, per sfuggire alla violenza.
Oggi, a seguito di un bando, un bene confiscato è stato affidato al CIRS, due sono stati affidati all’Arcigay, per un quarto l’assegnazione è in itinere;
- è stata richiesta, secondo il regolamento toponomastica del Comune di Messina, l’intitolazione di una piazza cittadina alle Vittime di Femminicidio.

Domani, mercoledì 25 novembre 2015 dopo aver celebrato la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza alla Libreria Feltrinelli (https://www.facebook.com/events/1688803021398632/) ci vediamo a palazzo Zanca alle ore 18.00 per ricordare 13 donne:

Omayma Benghaloum
Rosy Bonanno
Alina Condurache
Giordana Di Stefano
Giovanna Nobile
Stefania Noce
Carmela Petrucci
Grazia Rosaria Quatrini
Angelina Reina
Vanessa Scialfa
Concetta Traina
Veronica Valenti
Maduri Warnacula

uccise in Sicilia.

Gruppo pari opportunità
Cambiamo Messina dal Basso

Commenti