1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

PRECARI DEI COMUNI IN DISSESTO, GERMANÀ: “LA LORO ESCLUSIONE È ATTO SCELLERATO”

Palermo,16 Dicembre 2015 - "L’esclusione dei comuni in dissesto -o predissesto- dalla proroga di un (solo) anno concessa ai precari degli enti locali della nostra Sicilia, è una scelta folle e scellerata”, così il deputato regionale di Area
Popolare, onorevole Nino Germanà commenta l’approvazione in commissione alla Camera della soprammenzionata proroga contenuta nella Legge di Stabilità.
“E’ da matti e irresponsabili far ricadere le colpe di una politica ladrona e schizoide, madre del default di tante realtà nostrane, sulle spalle dei lavoratori che, com’è ovvio, non hanno alcuna colpa in tal senso. I primi ad essere tutelati dal legislatore dovrebbero essere sempre i lavoratori e, nella fattispecie, un occhio di riguardo si sarebbe dovuto avere proprio per quei precari degli enti in dissesto che ogni giorno tremano pensando all’incertezza del loro futuro. Non cambiare direzione, finché è possibile, costituirebbe un vero e proprio schiaffo a tanta (troppa) povera gente che si trova a lavorare senza sicurezza in comuni dove l’economia è tremendamente fragile e basculante, incapace, oltretutto, di sopportare ulteriori colpi, come quello in oggetto. Rivolgo un appello al Governatore”, prosegue il parlamentare, “ e discuterò il prima possibile con il Ministro Alfano, affinché si risolva al più presto questa tremenda situazione".

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