Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SMOG COMPRENSORIO DEL MELA: PERCHÉ SOLO AL NORD LA POLITICA SI ACCORGE DELL’INQUINAMENTO?

Polveri sottili in sospensione/mc, determinate dall’inquinamento prodotto dal traffico veicolare, dagli impianti di riscaldamento e soprattutto dalle mutate condizioni climatiche operate dall’uomo, il quale diabolicamente persiste nell’emettere grandi quantità di inquinanti, con l’unico obiettivo di ottenere lauti guadagni, incurante della febbre del Pianeta aumentata fuori dall’ordinario

S. Filippo del Mela, 30 dicembre 2015 - Mentre di questi giorni, ove ne fosse il bisogno di dimostrare quanto sopra, tifoni fuori dall’usuale, stanno flagellando l’Europa del Nord e il continente Americano, producendo alluvioni e catastrofi ambientali. I media, dello smog del Nord fanno un gran parlare, ed è persino divenuto un argomento per innescare polemiche nella “politica blasonata”! In tutte le grandi città dell’Italia del Nord, da più settimane si sta monitorando con grande attenzione, il pm10, ovvero le polveri. Da più settimane, noi abitanti del Comprensorio del Mela siamo investiti e avviluppati da grandi quantità di smog, ovvero fumo frammisto ad olezzo di o.c.d., (olio combustibile denso), visivamente proveniente dal camino della C.T.E. Centrale Termoelettrica Edipower, la quale sta emettendo fumi grigio intenso, in maniera copiosa e ben oltre il tollerabile. La domanda che ci poniamo pertanto è la seguente:
Perché solo al nord Italia le Amministrazioni e la politica si accorgono che i cittadini sono investiti da inquinamento da smog, mentre qui al sud dopo svariati giorni di tanto smog ed odori molesti, non si è saputo di nessuna segnalazione, intervento o reclamo da parte di amministratori pubblici, né di addetti alla vigilanza ambientale?

Forse perché il produttore dell’inquinamento del Nord, in quanto non identificabile e non perseguibile legalmente, può essere tranquillamente denunciato e criticato apertamente!
Mentre il produttore di inquinamento ambientale del sud, pur dispensando inquinanti in sommatoria all’esistente, non può essere calunniato e denunciato dalle amministrazioni e dalla politica, in quanto coincidente con una precisa realtà produttiva, quindi individuabile e pertanto non è da attaccare in alcun modo! (E se l’entità additata reagisse?).

Le due facce dell’attenzione mediatica di questa Italia, ancora una volta tagliata in due, con cittadini del Nord verso i quali è dovuta la massima attenzione, ed “altri” invece quelli del sud, verso i quali non viene regolarmente prestata alcuna considerazione, se non per l’elevata spesa sanitaria, senza mai fare cenno al fatto che questa spesa è in buona parte la risultante degli inquinanti erogati dalle industrie, che artatamente e ben finanziate a fondo perduto, dalla Regione Sicilia, si sono insediate nel Comprensorio. Ove non bastasse, di questi giorni si tenta di maggiorarne la pericolosità emissiva di qualche impianto, con la paventata trasformazione in un enorme inceneritore di rifiuti, non tenendo in alcun conto le direttive dell’Europa che parla di recupero di materie prime e ne vieta l’incenerimento! Per di più, l’ impianto di cui sopra, viene falsamente descritto dalla Industria proponente, come un impianto ad emissione quasi nulla! Aggiungasi invece a quanto detto, che recenti studi scientifici (ASL Brescia ed Università S.U. di America), asseriscono che l’aumento di pochi microgrammi/mc. di polveri ultrasottili (pm 2,5) , aumentano in modo esponenziale il verificarsi di infarti e malattie tumorali.

La verità per quanto sopra, sta nel fatto che lo smog del Nord non produce economia, quindi è facilmente criticabile e attaccabile, mentre lo “smog” del Sud, è prodotto da chi fa economia, pertanto come al solito invisibile! Permane imperante e sovrano, il baratto tra inquinanti dispensati gratis ai danni della salute, contro l’alta redditività della “fumosa” produzione!
Le scriventi Associazioni e Comitati Ambientalisti, denunciano all’Autorità preposta, lo stato in cui ancora una volta versa il Comprensorio ridotto al rango di pattumiera, senza che alcuno degli organi devoluti e pagati per fare vigilanza, sia intervenuto con tempestività, a qualsivoglia livello Istituzionale!

Si chiede pertanto che venga aperta un’inchiesta, che metta in luce i motivi che inducono/permettono alle imprese in oggetto, di operare in dispregio di qualsivoglia regola esistente, contro la salubrità e vivibilità dei malcapitati residenti, e di intervenire severamente contro i trasgressori di ogni tipo, in ossequio delle già fin troppo permissive leggi esistenti.
In nome delle Associazioni, comitati e movimenti Ambientalisti

sac. Giuseppe Trifirò

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