Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

AZIENDE SANITARIE, CISL: «A MESSINA L’ASP DEVE COPRIRE 856 POSTI, MA NEL RISPETTO DELLE PROCEDURE»

Messina, 28 gennaio ’16 - «L’approvazione da parte della Regione degli atti aziendali delle Asp consente di mettere mano al riordino del sistema sanitario territoriale e dare il via alla copertura dei posti previsti in pianta organica. La Funzione Pubblica della Cisl di Messina guarda con attenzione a quanto l’Azienda Sanitaria Provinciale porrà in essere per realizzare quella che dovrà la vera integrazione ospedale – territorio per dare piena attuazione alla legge regionale 5/2009, assistenza e servizi a misura di cittadino – utente». A dichiararlo sono il responsabile del Dipartimento Sanità della Cisl Fp Antonio Costa e del segretario generale della Cisl Fp Messina Calogero Emanuele. Lo scenario, però, ricorda la Cisl Fp, non è dei migliori perché si dovrà fare i conti col nuovo Regolamento per gli Standard Ospedalieri di cui al Decreto Ministeriale n. 70/2015.

Il Decreto individua gli “standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all’assistenza ospedaliera” e si propone molteplici finalità: aumentare la qualità dell’assistenza, la sicurezza delle cure e l’uso appropriato delle risorse, concentrando le attività dell’ospedale nei confronti di patologie “ad insorgenza acuta e con rilevante compromissione funzionale, ovvero di gestione di attività programmabili che richiedono un contesto tecnologicamente ed organizzativamente articolato e complesso”.
Il Decreto Ministeriale detta parametri sul numero massimo di posti letto ospedalieri per acuti, considerando congiuntamente presidi pubblici e privati accreditati e individuato in 3 per mille abitanti; sul tasso di ospedalizzazione individuato in 160 per mille abitanti; sull’indice di occupazione dei posti letto individuato tra l’80% e il 90% con una durata media di degenza inferiore ai 7 giorni.

«Proprio alla luce di ciò – continua Calogero Emanuele - è necessaria un’organizzazione capillare su tutto il territorio, ripensando anche la gestione di Ospedali e Distretti. Su questo l’Atto Aziendale dell’Asp 5 ci aiuta nella parte in cui è prevista la “rotazione degli incarichi dirigenziali apicali utilizzando parametri di fungibilità delle relative professionalità, quali l’area professionale, tecnica e amministrativa e l’area medica negli ambiti ospedalieri e dei distretti sanitari”. Questo consente di responsabilizzare ancor di più la classe dirigenziale ed avere livelli di assistenza di qualità e servizi efficienti».
Il segretario provinciale della Cisl Fp è più cauto quando si parla di concorsi. «È vero che risultano 856 posti vacanti, di cui 243 per l’area della dirigenza medica e non medica, oltre 613 per l’area del comparto (infermieri, tecnici, operatori, ausiliari) ma non bisogna strumentalizzare questa opportunità, soprattutto con l’approssimarsi delle scadenze elettorali, promettendo posti e occupazione, perché la normativa vigente impone dei passaggi obbligatori che vanno dalla mobilità regionale alla mobilità nazionale, dall’utilizzo delle graduatorie utili e, per ultimo, il concorso pubblico riservato a interni ed esterni per una quota del 50% ciascuno dei posti rimanenti dopo i passaggi preliminari».

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