Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

AZIENDE SANITARIE, CISL: «A MESSINA L’ASP DEVE COPRIRE 856 POSTI, MA NEL RISPETTO DELLE PROCEDURE»

Messina, 28 gennaio ’16 - «L’approvazione da parte della Regione degli atti aziendali delle Asp consente di mettere mano al riordino del sistema sanitario territoriale e dare il via alla copertura dei posti previsti in pianta organica. La Funzione Pubblica della Cisl di Messina guarda con attenzione a quanto l’Azienda Sanitaria Provinciale porrà in essere per realizzare quella che dovrà la vera integrazione ospedale – territorio per dare piena attuazione alla legge regionale 5/2009, assistenza e servizi a misura di cittadino – utente». A dichiararlo sono il responsabile del Dipartimento Sanità della Cisl Fp Antonio Costa e del segretario generale della Cisl Fp Messina Calogero Emanuele. Lo scenario, però, ricorda la Cisl Fp, non è dei migliori perché si dovrà fare i conti col nuovo Regolamento per gli Standard Ospedalieri di cui al Decreto Ministeriale n. 70/2015.

Il Decreto individua gli “standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all’assistenza ospedaliera” e si propone molteplici finalità: aumentare la qualità dell’assistenza, la sicurezza delle cure e l’uso appropriato delle risorse, concentrando le attività dell’ospedale nei confronti di patologie “ad insorgenza acuta e con rilevante compromissione funzionale, ovvero di gestione di attività programmabili che richiedono un contesto tecnologicamente ed organizzativamente articolato e complesso”.
Il Decreto Ministeriale detta parametri sul numero massimo di posti letto ospedalieri per acuti, considerando congiuntamente presidi pubblici e privati accreditati e individuato in 3 per mille abitanti; sul tasso di ospedalizzazione individuato in 160 per mille abitanti; sull’indice di occupazione dei posti letto individuato tra l’80% e il 90% con una durata media di degenza inferiore ai 7 giorni.

«Proprio alla luce di ciò – continua Calogero Emanuele - è necessaria un’organizzazione capillare su tutto il territorio, ripensando anche la gestione di Ospedali e Distretti. Su questo l’Atto Aziendale dell’Asp 5 ci aiuta nella parte in cui è prevista la “rotazione degli incarichi dirigenziali apicali utilizzando parametri di fungibilità delle relative professionalità, quali l’area professionale, tecnica e amministrativa e l’area medica negli ambiti ospedalieri e dei distretti sanitari”. Questo consente di responsabilizzare ancor di più la classe dirigenziale ed avere livelli di assistenza di qualità e servizi efficienti».
Il segretario provinciale della Cisl Fp è più cauto quando si parla di concorsi. «È vero che risultano 856 posti vacanti, di cui 243 per l’area della dirigenza medica e non medica, oltre 613 per l’area del comparto (infermieri, tecnici, operatori, ausiliari) ma non bisogna strumentalizzare questa opportunità, soprattutto con l’approssimarsi delle scadenze elettorali, promettendo posti e occupazione, perché la normativa vigente impone dei passaggi obbligatori che vanno dalla mobilità regionale alla mobilità nazionale, dall’utilizzo delle graduatorie utili e, per ultimo, il concorso pubblico riservato a interni ed esterni per una quota del 50% ciascuno dei posti rimanenti dopo i passaggi preliminari».

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