Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

AZIENDE SANITARIE, CISL: «A MESSINA L’ASP DEVE COPRIRE 856 POSTI, MA NEL RISPETTO DELLE PROCEDURE»

Messina, 28 gennaio ’16 - «L’approvazione da parte della Regione degli atti aziendali delle Asp consente di mettere mano al riordino del sistema sanitario territoriale e dare il via alla copertura dei posti previsti in pianta organica. La Funzione Pubblica della Cisl di Messina guarda con attenzione a quanto l’Azienda Sanitaria Provinciale porrà in essere per realizzare quella che dovrà la vera integrazione ospedale – territorio per dare piena attuazione alla legge regionale 5/2009, assistenza e servizi a misura di cittadino – utente». A dichiararlo sono il responsabile del Dipartimento Sanità della Cisl Fp Antonio Costa e del segretario generale della Cisl Fp Messina Calogero Emanuele. Lo scenario, però, ricorda la Cisl Fp, non è dei migliori perché si dovrà fare i conti col nuovo Regolamento per gli Standard Ospedalieri di cui al Decreto Ministeriale n. 70/2015.

Il Decreto individua gli “standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all’assistenza ospedaliera” e si propone molteplici finalità: aumentare la qualità dell’assistenza, la sicurezza delle cure e l’uso appropriato delle risorse, concentrando le attività dell’ospedale nei confronti di patologie “ad insorgenza acuta e con rilevante compromissione funzionale, ovvero di gestione di attività programmabili che richiedono un contesto tecnologicamente ed organizzativamente articolato e complesso”.
Il Decreto Ministeriale detta parametri sul numero massimo di posti letto ospedalieri per acuti, considerando congiuntamente presidi pubblici e privati accreditati e individuato in 3 per mille abitanti; sul tasso di ospedalizzazione individuato in 160 per mille abitanti; sull’indice di occupazione dei posti letto individuato tra l’80% e il 90% con una durata media di degenza inferiore ai 7 giorni.

«Proprio alla luce di ciò – continua Calogero Emanuele - è necessaria un’organizzazione capillare su tutto il territorio, ripensando anche la gestione di Ospedali e Distretti. Su questo l’Atto Aziendale dell’Asp 5 ci aiuta nella parte in cui è prevista la “rotazione degli incarichi dirigenziali apicali utilizzando parametri di fungibilità delle relative professionalità, quali l’area professionale, tecnica e amministrativa e l’area medica negli ambiti ospedalieri e dei distretti sanitari”. Questo consente di responsabilizzare ancor di più la classe dirigenziale ed avere livelli di assistenza di qualità e servizi efficienti».
Il segretario provinciale della Cisl Fp è più cauto quando si parla di concorsi. «È vero che risultano 856 posti vacanti, di cui 243 per l’area della dirigenza medica e non medica, oltre 613 per l’area del comparto (infermieri, tecnici, operatori, ausiliari) ma non bisogna strumentalizzare questa opportunità, soprattutto con l’approssimarsi delle scadenze elettorali, promettendo posti e occupazione, perché la normativa vigente impone dei passaggi obbligatori che vanno dalla mobilità regionale alla mobilità nazionale, dall’utilizzo delle graduatorie utili e, per ultimo, il concorso pubblico riservato a interni ed esterni per una quota del 50% ciascuno dei posti rimanenti dopo i passaggi preliminari».

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