Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

MONTE DEI PASCHI: DOPO IL TRACOLLO IL CODACONS CHIEDE DIMISSIONI, MA MPS CI BEVE SOPRA

Se non lo faranno, chiederemo alla Procura di sospenderli dalle loro funzioni
Roma, 22 gennaio 2016 – Il management di Monte dei Paschi di Siena deve dimettersi oggi stesso. A chiederlo il Codacons, con una formale istanza al CdA della banca presentata nella qualità di azionista e tutore dei piccoli azionisti, che punta il dito sul pesante crollo del titolo in Borsa. Come associazione che tutela i consumatori e i risparmiatori, e come azionisti di Mps, riteniamo che Tononi e Viola debbano rassegnare le proprie dimissioni, in conseguenza della ennesima drastica riduzione di valore delle azioni della banca, che sta arrecando danno a investitori e correntisti – spiega il Codacons – Invece di promuovere strampalate azioni risarcitorie contro i consumatori, come l’abnorme richiesta danni per 36 milioni di euro avanzata davanti al Tribunale civile di Roma per presunte affermazioni “diffamatorie” oggi tutte confermate dalla stessa CONSOB - nei confronti del Codacons, Mps farebbe bene a restituire i 3 miliardi di euro dell’aumento di capitale dello scorso aprile, soldi letteralmente andati in fumo.
Se Tononi e Viola non si dimetteranno volontariamente, presenteremo una apposita richiesta in Procura, affinché i vertici della banca senese vengano rimossi dalle proprie funzioni a seguito del grave tracollo in Borsa.

La Banca MPS ‏@Banca_MPS su Twitter fa sapere che "la dotazione di capitale di MPS continua ad essere adeguata e al di sopra delle soglie prescritte dalla BCE".

La banca Monte dei Paschi di Siena in ntanto festeggia, il 30 gennaio prossimo alle ore 9:30 "lLe porte di Rocca Salimbeni si aprono per accogliere la prima edizione di Wine&Siena. Una celebrazione dell'eccellenza enogastronomica alla quale partecipa una selezione di produttori vitivinicoli e gastronomici di tutta Italia tra showcooking e degustazioni food&wine".
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Siena, 20 gennaio 2016 – Fabrizio Viola, Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha dichiarato:
“Le prime evidenze relative al 2015 confermano che l'attuale andamento del tutto anomalo del titolo MPS non ha
alcun riscontro nei fondamentali della banca che anche nel corso dell'ultimo trimestre sono migliorati, confermando il
trend evidenziato nei primi nove mesi dell'anno.
In particolare i ricavi sono aumentati sia rispetto al terzo trimestre sia rispetto all'anno precedente, mentre i costi
sono stati ulteriormente ridotti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, confermando la positiva tendenza di
miglioramento dell'efficienza operativa della banca in corso ormai da quattro anni. Sotto il profilo della qualità del
credito, la banca ha messo a terra ormai da diversi mesi uno sforzo straordinario per conseguire l'obiettivo di ridurre
la dimensione del portafoglio di crediti anomali ed i primi risultati si incominciano a vedere, grazie agli effetti delle
cessioni di sofferenze effettuate nell'anno e dell' attività di recupero svolta dalle strutture interne della banca. Per
questo motivo sono fiducioso in merito al raggiungimento dell'obiettivo di inversione di tendenza nell' andamento
dello stock di crediti anomali che costituisce impegno primario della banca.

Dal punto di vista patrimoniale e finanziario la dotazione di capitale della banca continua ad essere adeguata e
comunque al di sopra delle soglie prescritte dalla BCE, mentre la situazione della liquidità a fine anno della banca
particolarmente positiva, su livelli mai raggiunti negli ultimi quattro anni dalla medesima.
Ovviamente i clienti che oggi si rivolgono alle nostre filiali sono preoccupati per tutte le cose che si leggono. Nel corso
degli ultimi giorni i colleghi delle filiali, che colgo ancora una volta l'occasione per ringraziare, hanno fatto uno
straordinario lavoro al fine di fornire alla clientela che lo richiede tutti gli elementi oggettivi necessari per una corretta
gestione del rapporto con la banca. Al momento la dimensione della raccolta di quei clienti che hanno deciso di
spostare parte dei loro risparmi è contenuta e comunque inferiore a quella riscontrata nella precedente crisi che la
banca ha vissuto nel febbraio 2013 che è stata brillantemente superata. Per questo motivo, anche alla luce dei
fondamentali decisamente migliori oggi rispetto a due anni fa, sono convinto che la banca saprà superare, come
accaduto nel passato, anche questa fase non facile.

Dal punto di vista borsistico, ancorchè sia mia abitudine non commentare l'andamento del titolo MPS, l'eccezionalità
degli eventi mi impone alcune brevi osservazioni. Innanzitutto non sono in grado ne di confermare ne di smentire le
analisi pubblicate negli ultimi giorni in merito alle cause dell' andamento anomalo del titolo. Vi è da considerare che
oggi l'azionariato di MPS è particolarmente frazionato e ciò porta ad immaginare che le vendite non siano state il
frutto della cessione di grandi partecipazioni.
L' interpretazione che danno i principali intermediari è che vi sia in realtà carenza di compratori piuttosto che la
presenza di grandi venditori. Infine sia la valutazione del titolo, in termini di rapporto rispetto al patrimonio netto
della banca, sia il rendimento dei subordinati non sono oggi giustificati dai fondamentali della banca cosi come in
precedenza sottolineato.
Lasciatemi chiudere ricordando che oggi, malgrado tutto quello che è accaduto, la banca continua ad operare
normalmente, servendo oltre 5 milioni di clienti privati, oltre 220 mila piccole imprese, 50 mila imprese medie e
grandi, attraverso 25740 colleghi che stanno dimostrando una professionalità ed un attaccamento alla propria banca
straordinari che valgono molto di più delle mie parole.”

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