Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

NON DISPERDERE IL SEME: VEDERE DANZARE LE PETUNIE, I CASCHÈ DELLO ZAFFERANO

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07/01/2016 - Una famiglia cresciuta all’ombra discreta di una provincia che a noi è parsa sempre l’America. Di questa famiglia che con dignità e decoro ha preso a cuore la lingua adottata dai padri, senza distinguerla dall’inglese o dal turco. Ne avremmo potuto parlare un’altra, senza stupore né preferenza. Sono tutte belle le lingue. Basta cantarle…
Nell’ultimo cassetto in basso del mobile in formica color legno, fatto venire da Torreminerva quando questa terra prendeva ad emanciparsi nelle cucine componibili, erano custoditi i manici di ricambio,lo spago, gli elastici, il cacciaviti e una lattina da citrosodina con minuterie e cianfrusaglie dentro, al posto della magnesia.
Perché la bustina coi semi fosse andata a finire in fondo al quel cassetto, più che un mistero doveva essere un lapsus… Della mente, perciò! La bustina s’era lacerata e i semi s’erano sparsi sul fondo del cassetto. Sembravano minuscole biglie da mescolare alla polvere da sparo per cacciare le tortore, le gazze, i colombacci.

Ma tutta quella gente che s’era riunita sotto casa, preceduta dalla guardia municipale, da maestro e capobanda, erano l’anticipo danzante di quanti si sarebbero, di lì a poco, accalcati attorno a casa nostra.
Vedere danzare le petunie, constatare le movenze dei gerani, i volteggi delle ortensie e i caschè dello zafferano non era mai capitato. Ma c’era poco da stupirsi: tutto lo stupore possibile era già avvenuto e metabolizzato.
Ora c’era solo da ammirare, da sbalordire, da estasiarsi per quel capolavoro.
I fiori del balcone ballavano e danzavano al ritmo di quel ritmo, picchiettante sul fondo di un cassetto. Tutti in strada ballavano abbracciati. I bambini, che nel frattempo erano corsi là, sembravano irrimediabilmente estasiati. Il barbiere aveva chiuso il salone e ballava col suo ultimo cliente tutt’ora insaponato, ma dimentico e felice.

Il seme, il seme – sbraitava felice il capofamiglia –, il seme ‘sparpagliato’ non è andato ‘disperso’. Era solo ‘sparpagliato’ ed è stato ritrovato, come il figliol prodigo. Ed ora è la sua festa.

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