Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

NON DISPERDERE IL SEME: VEDERE DANZARE LE PETUNIE, I CASCHÈ DELLO ZAFFERANO

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07/01/2016 - Una famiglia cresciuta all’ombra discreta di una provincia che a noi è parsa sempre l’America. Di questa famiglia che con dignità e decoro ha preso a cuore la lingua adottata dai padri, senza distinguerla dall’inglese o dal turco. Ne avremmo potuto parlare un’altra, senza stupore né preferenza. Sono tutte belle le lingue. Basta cantarle…
Nell’ultimo cassetto in basso del mobile in formica color legno, fatto venire da Torreminerva quando questa terra prendeva ad emanciparsi nelle cucine componibili, erano custoditi i manici di ricambio,lo spago, gli elastici, il cacciaviti e una lattina da citrosodina con minuterie e cianfrusaglie dentro, al posto della magnesia.
Perché la bustina coi semi fosse andata a finire in fondo al quel cassetto, più che un mistero doveva essere un lapsus… Della mente, perciò! La bustina s’era lacerata e i semi s’erano sparsi sul fondo del cassetto. Sembravano minuscole biglie da mescolare alla polvere da sparo per cacciare le tortore, le gazze, i colombacci.

Ma tutta quella gente che s’era riunita sotto casa, preceduta dalla guardia municipale, da maestro e capobanda, erano l’anticipo danzante di quanti si sarebbero, di lì a poco, accalcati attorno a casa nostra.
Vedere danzare le petunie, constatare le movenze dei gerani, i volteggi delle ortensie e i caschè dello zafferano non era mai capitato. Ma c’era poco da stupirsi: tutto lo stupore possibile era già avvenuto e metabolizzato.
Ora c’era solo da ammirare, da sbalordire, da estasiarsi per quel capolavoro.
I fiori del balcone ballavano e danzavano al ritmo di quel ritmo, picchiettante sul fondo di un cassetto. Tutti in strada ballavano abbracciati. I bambini, che nel frattempo erano corsi là, sembravano irrimediabilmente estasiati. Il barbiere aveva chiuso il salone e ballava col suo ultimo cliente tutt’ora insaponato, ma dimentico e felice.

Il seme, il seme – sbraitava felice il capofamiglia –, il seme ‘sparpagliato’ non è andato ‘disperso’. Era solo ‘sparpagliato’ ed è stato ritrovato, come il figliol prodigo. Ed ora è la sua festa.

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