Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

SANITA': LA SICILIA SPENDE MENO (-5,8%) PER L'ACQUISTO DI DISPOSITIVI MEDICI

Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi al primo semestre 2015 sulla spesa per l'acquisto di dispositivi medici. Si tratta di un Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche. La spesa complessiva nel primo semestre 2015 per l’acquisto di dispositivi medici da parte delle strutture sanitarie pubbliche è stata di 1.875 milioni di euro, in un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1.803 milioni di euro). La spesa risulta in diminuzione in 8 Regioni, tra cui la Sicilia (-5,8%)

14/01/2016 - Il Ministero della Salute prosegue nel percorso di diffusione dei dati pubblici, rendendo disponibili strumenti
idonei al governo dell’innovazione del settore dei dispositivi medici per soddisfare le necessità informative
degli operatori del SSN e di tutti gli attori interessati alla conoscenze dei fenomeni sanitari.
Questo documento ha l’obiettivo di aggiornare le principali analisi presenti nel Rapporto annuale 2014,
presentando una descrizione sintetica della spesa e dei consumi di dispositivi medici acquistati dalle strutture
sanitarie pubbliche del SSN durante i primi sei mesi del 2015, evidenziandone, dove utile, l’evoluzione rispetto
ai dati riferiti al primo semestre 2014.
La fonti dei dati utilizzati per la redazione del presente rapporto semestrale sono:
- La Banca Dati e Repertorio dei dispositivi medici 1
in Italia (RDM), aggiornato al 31 dicembre 2015;
- Il Flusso informativo 2
per il monitoraggio dei consumi dei dispositivi medici direttamente acquistati dal
Servizio sanitario nazionale (Flusso Consumi), aggiornato al 31 dicembre 2015.


Nel primo semestre 2015 la spesa complessiva rilevata attraverso il Flusso Consumi per l’acquisto di dispositivi
medici da parte delle strutture sanitarie pubbliche del SSN è stata pari a 1.875 milioni di euro, segnando un
aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1.803 milioni di euro). La copertura delle
Aziende Sanitarie è ormai pressochè completa e aumenta il numero di codici di repertorio rilevati (+9%). Infatti,
quest’ultimo numero è passato dalle 80.640 unità rilevate nel Flusso consumi per il primo semestre 2014, a
87.936 unità nel primo semestre 2015: ciò a conferma del significativo miglioramento della copertura della
rilevazione dei consumi 2015 rispetto al 2014. Va inoltre ricordato che nel secondo semestre del 2014 ha preso
il via l’inserimento degli IVD nel sistema Banca Dati/Repertorio dei dispositivi medici, rendendo di conseguenza
più ampio l’ambito di rilevazione del Flusso consumi.

Copertura regionale della rilevazione

Nel corso dei primi sei mesi del 2015 la spesa rilevata nel Flusso Consumi risulta aumentata in 12 Regioni
(Figura 1): Piemonte (+4,5%), Lombardia (+1,8%), Provincia autonoma di Bolzano (+1,2%), Provincia autonoma
di Trento (+73,4%), Friuli Venezia Giulia (+1,7%), Liguria (+22,1%), Emilia Romagna (+2,5%), Umbria (+26,5%),
Abruzzo (+9,1%), Campania (+13,3%), Puglia (+4,3%), Calabria (+19,7%); risulta in diminuzione in 8 Regioni:
Valle d'Aosta (-2,4%), Veneto (-2,7%), Toscana (-0,5%), Marche (-0,5%), Lazio (-4,6%), Molise (-6,7%), Basilicata
(-1,1%), Sicilia (-5,8%). La Regione Sardegna, nel periodo considerato, ha avviato la rilevazione e pertanto non
sono disponibili dati di confronto con il 1° semestre 2014.

Da un punto di vista della numerosità dei codici di repertorio distinti rilevati nelle diverse Regioni, per tutte si
registra un aumento nel primo semestre 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2014 (Figura 2). Le Regioni
con più elevato l’incremento di spesa hanno, corrispondentemente, un maggiore incremento di numeri di
repertorio rilevati (Tabella 1 e Tabella 2): anche questo dato conferma il miglioramento della copertura della
rilevazione 2015 rispetto al 2014.

Commenti