Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SUD E MEZZOGIORNO: ATTAGUILE, MOZIONE DELLA LEGA PER RILANCIARE L'ECONOMIA

ROMA. Il parlamentare nazionale Angelo Attaguile ha illustrato in Aula la mozione della Lega a sostegno del Mezzogiorno. Tra i numerosi interventi urgenti richiesti al Governo Renzi, anche una rete infrastrutturale in grado di rilanciare l'economia del Sud. L'atto è stato sottoscritto dai deputati della Lega, tra cui il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga e il senatùr Umberto Bossi

L’on. Angelo Attaguile, segretario nazionale di ‘Noi con Salvini’ e componente della Commissione infrastrutture della Camera dei Deputati, ha discusso in aula una mozione a sostegno del Mezzogiorno d’Italia sottoscritta e depositata dai parlamentari della Lega, tra cui il capogruppo Massimiliano Fedriga e Umberto Bossi. L’atto impegna il Governo Renzi ad attuare efficaci misure di contrasto allo spreco della spesa pubblica attraverso un più efficiente impiego di risorse in progetti che siano in grado di garantire un reale sviluppo dei territori del Mezzogiorno, favorendo l’immediata ripresa dei consumi e degli investimenti, ad adottare imminenti provvedimenti legislativi per dare immediata applicazione sistemica alla normativa sul federalismo fiscale in merito all'entrata in vigore e alla reale applicazione delle norme relative all'individuazione dei fabbisogni e dei relativi costi standard, al fine di responsabilizzare gli amministratori rispetto agli effettivi risultati raggiunti, a relazionare semestralmente alle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato sull’attuazione degli interventi previsti nella legge di stabilità per il 2016 per il rilancio dell'economia del Mezzogiorno, a relazionare al Parlamento in maniera dettagliata sulle risorse finora impegnate per l’ammodernamento infrastrutturale del Mezzogiorno rapportate all’effettiva realizzazione delle relative opere, con particolare riguardo al corridoio 1 Palermo-Berlino e, infine, ad assumere le opportune iniziative per garantire la realizzazione della banda larga e di tutte quelle infrastrutture minori ma comunque fondamentali per rendere anche il Meridione competitivo. Tra le infrastrutture per cui è richiesta l’immediata realizzazione anche il ponte sullo Stretto di Messina per la quale Attaguile ha due anni addietro depositato una interrogazione parlamentare al fine di rilanciarne l’importanza strategica.

“Il Mezzogiorno –ha esordito l’on. Angelo Attaguile in aula- versa da tempo in uno stato di crisi economica che si alimenta anche dell’errore di aver favorito, a livello statale e locale, il proliferare di interventi di tipo assistenzialistico e la dispersione di ingenti risorse in progetti che poi sono risultati inservibili allo sviluppo del territorio”.
Durante il dibattito in aula il deputato catanese Angelo Attaguile ha richiamato a sostegno delle sue tesi alcuni allarmanti dati ufficiali “puntualmente trascurati dal Governo che spesso si lascia andare in dichiarazioni ottimistiche tutt’altro che realistiche”.
A partire dal Rapporto Svimez 2015 che rivela come negli ultimi tredici anni, dal 2000 al 2013, l’Italia nel suo complesso sia stato il Paese con la crescita più bassa nell’area euro, con il +20,6% , a fronte di una media del 37,3%, ma la situazione è particolarmente critica al Sud dove la crescita è stata inferiore di oltre 40 punti percentuali rispetto alla media delle regioni Convergenza dell'Europa a 28, con il +53,6%. Lo stesso rapporto denuncia il calo degli investimenti industriali al Sud (in undici anni, tra il 2001 ed il 2012 è stato quasi del 50%). E la caduta degli investimenti fissi lordi dichiara l’impossibilità di realizzare gli ammortamenti e quindi, de facto, la distruzione del capitale da impegnare.

Sul fronte del lavoro il numero degli occupati nel Mezzogiorno, ancora in calo nel 2014, arriva a 5,8 milioni, mentre il numero di famiglie povere è cresciuto a livello nazionale, dal 2011 al 2014, di 390 mila nuclei, con un incremento del 37,8% al Sud e del 34,4% al Centro-Nord. Sempre a livello nazionale, nel 2014, il valore aggiunto del manifatturiero è diminuito dello 0,4% rispetto al 2013, quale media tra il -0,1% del Centro-Nord e il -2,7% del Sud. Complessivamente, negli anni 2008-2014, il valore aggiunto del settore manifatturiero è crollato in Italia del 16,7%, con un peso maggiore nel Mezzogiorno, contro una flessione dell'area euro del -3,9%.
La mozione è stata sottoscritta dai deputati nazionali Saltamartini, Attaguile, Fedriga, Allasia, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Giorgetti, Grimoldi, Invernizzi , Molteni, Rondini, Simonetti.

Segue il verbale delle dichiarazioni dell'on. Angelo Attaguile nel corso della seduta

Seduta di martedì 26 gennaio 2015
Dichiarazione di voto Mozione per il rilancio del Mezzogiorno
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Attaguile. Ne ha facoltà.
ANGELO ATTAGUILE. Io, intervenendo a nome della Lega Nord e Autonomie-Noi con Salvini, devo dichiarare la mia soddisfazione nel sentire il Governo che accoglie le nostre proposte, ma non è d'accordo sulle premesse. Quindi, ritengo, Presidente, che si possa fare un voto per parti separate della mozione Saltamartini ed altri n. 1-01120 perché con riferimento alle premesse non ci si accorge che c’è un divario enorme fra Nord e Sud dato dall'assistenzialismo e dalla clientela di certi personaggi politici, anzi di quasi tutti i personaggi politici che hanno governato il Sud in questo Paese, che hanno portato veramente un'Italia a due velocità. La cosa è preoccupante e non c’è bisogno dello Svimez per dare i dati, che non voglio qui ripetere, ossia la differenza che c’è, anche nel PIL, nella crescita del Sud. E se non c’è un Sud pronto a essere responsabile di una politica per il Sud, non si riesce a ritrovare quella svolta economica per l'intero Paese.

Io sono molto preoccupato perché stamattina sentivo, anche da parte di un esponente della sinistra del Partito Democratico, elogiare il Governo che aveva fatto le autorità portuali mettendo proprio per il Sud Gioia Tauro. Io dico che anche Augusta è molto importante come autorità portuale. Però, quando sento un presidente del governo regionale, un governatore, che fa parte della sinistra, che è integrato alla sinistra, che dice che a Gioia Tauro non doveva essere riconosciuta l'autorità portuale perché lì c’è la ’ndrangheta, la cosa mi preoccupa, ma mi preoccupa tantissimo. Quindi, all'interno del Governo non c’è una posizione chiara, non c’è una linea politica chiara e unitaria che possa portare a risolvere i problemi del nostro Paese. Dice Crocetta che c’è la’ndrangheta; si usa questa parola, strumentalizzandola, per creare semplicemente posizioni elettorali.

Noi rifiutiamo questi atteggiamenti politici. Vogliamo una classe dirigente seria, che certo non è quella del Governo che oggi tiene in piedi il governo regionale siciliano. La Sicilia con 5 milioni di abitanti è una parte importante per tutto il sud. Quindi, io non mi trovo d'accordo, anzi a questo punto chiedo questa votazione perché dichiaro che non ci riconosciamo nella linea governativa del presente Governo.

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