Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GUARDIA MEDICA DI PARTANNA MONDELLO, LA SOLIDARIETÀ DEL PRESIDENTE CROCETTA PER L’ATTENTATO

Palermo, 15 feb. 2016 - Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha
chiamato oggi il manager dell'Asp 6 di Palermo Antonio Candela, per esprimere a
lui e ai medici della guardia medica di Partanna Mondello la propria
solidarietà per il vile gesto avvenuto l'altro ieri notte, quando una bomba
carta ha danneggiato parte della struttura. “Poteva essere colpito anche il
medico di turno, che per fortuna è rimasto illeso, ma è un episodio di una
gravità enorme che non va sottovalutato” Lo dice in una nota il presidente
della Regione siciliana Rosario Crocetta. “ Chi mette una bomba carta presso
una struttura sanitaria, sta giocando una pesante partita e se l'episodio viene
collegato a tutti gli atti intimidatori contro l'Asp di Palermo, - aggiunge il
governatore - allora si può dire che la criminalità sta agendo a Palermo - e
non solo, visto quanto è successo a Caltanissetta – per cercare di impedire il
processo di rinnovamento che sta coinvolgendo la sanità siciliana, con una
grande lotta alla corruzione e agli sprechi. Colpisce inoltre – continua
Crocetta - che tali atti si siano verificati dopo le tante denunce di Candela e
le operazioni di forze dell'ordine e magistratura, che hanno riguardato settori
della criminalità e in qualche caso colletti bianchi, per truffe nei confronti
del sistema sanitario.
Occorre che questa criminalità si renda conto che simili gesti, che non
impediranno l'azione moralizzatrice avviata, ci inducono ad agire con più
forza, poiché i soldi pubblici devono essere utilizzati per garantire diritti
ai cittadini e – conclude il presidente - non per alimentare reti criminali,
clientele, e corruzione”.

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