Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

ITALICUM: PRIMO RISULTATO A MESSINA, ACCOLTI SEI MOTIVI DI INCOSTITUZIONALITÀ

Il Tribunale di Messina, ritenendo fondata la maggior parte dei rilievi di incostituzionalità sollevati da Enzo Palumbo, Giuseppe Magaudda, Tommaso Magaudda e Francesca Ugdulena nel loro ricorso avverso la legge elettorale da poco approvata dal Parlamento (c.d. Italicum), ha rinviato il testo all'esame della Corte Costituzionale. Il Comitato Messinese per la Democrazia Costituzionale, attualmente impegnato a fianco dell'ANPI in una campagna per la divulgazione dei principi costituzionali che interessa le scuole cittadine, accoglie con soddisfazione questo primo rilevante risultato, complimentandosi con quanti lo hanno reso possibile

Messina, 24/02/2016 - Il Tribunale di Messina rimette alla Corte Cost. 6 delle 13 q. l. c. sollevate dai ricorrenti messinesi, accogliendo le argomentazioni del ricorso, ha rilevato dei profili di incostituzionalità dell’Italicum ed ha interpellato la Corte Costituzionale che adesso è investita della questione e dovrà giudicare se l’Italicum è incostituzionale. Con il ricorso, analogamente a quelli proposti dinanzi ad altri 18 Tribunali peninsulari, i cittadini elettori hanno richiesto di sentir dichiarare il loro diritto al voto libero ed eguale, secondo modalita’ conformi alla Costituzione, asseritamente violata, come fu per il porcellum, dall’Italicum. Primo in Italia, il Tribunale di Messina, con ordinanza 17/24.2.2016 ha dichiarato: “sono rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di costituzionalità sollevate nel giudizio, tutte incidenti sulle modalità di esercizio della sovranità popolare”* approvando il ricorso in merito a sei, delle tredici, motivazioni presentate, in particolare nei seguenti motivi :

III° MOTIVO – Il “vulnus” al principio della rappresentanza territoriale.
IV° MOTIVO – Il “vulnus” ai principi della rappresentanza democratica.
V° MOTIVO – La mancanza di soglia minima per accedere ballottaggio.
VI° MOTIVO – Impossibile scegliere direttamente e liberamente i deputati.
XII° MOTIVO – Irragionevoli le soglie di accesso al Senato, residuate nella L. 270-2005
XIII MOTIVO – Irragionevole applicazione della nuova normativa elettorale per la Camera a Costituzione vigente per il Senato, non ancora trasformato in camera non elettiva, come vorrebbe la riforma costituzionale.

Ha pertanto disposto la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi, ancor prima che la legge elettorale italicum venga applicata, onde non vanificare i diritti elettorali dei cittadini italiani, sulla legittimita’ costituzionale della stessa.

In caso di pronuncia di incostituzionalita’, gli effetti della sentenza della Corte, come fu per il porcellum, potranno condurre a votare secondo le regole del c.d, consultellum ( niente liste bloccate, niente premio di maggioranza senza soglia al ballottaggio).

Viene messo in discussione l’impianto derivante dal combinato disposto della riforma costituzionale in fase di approvazione e la legge elettorale ultrapremiale italicum, nei termini denuciati dai cittadini ricorrenti in Sicilia e in tutta Italia dal gruppo di avvocati organizzati dall’Avv.Felice Besostri. Il ricorso presentato a Messina è uno dei 18 depositati in diversi tribunali italiani. Un’iniziativa nata nell’ambito del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, a curare il ricorso presentato a Messina, l’avvocato già Senatore e membro del CSM, Enzo Palumbo e gli avvocati Tommaso Magaudda, Francesca Ugdulena, Giuseppe Magaudda

*Leggi l’ordinanza del Tribunale di Messina

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