29/02/2016 - I bandi per il finanziamento di opere pubbliche non dovrebbero prevedere di valutare positivamente il livello di progettazione, ma andrebbero ammesse a stanziamento le semplici idee progettuali. Infatti, soprattutto i piccoli enti, che quasi sempre per progetti importanti devono ricorrere a professionalità esterne, si trovano con il cappio al collo, costretti tante volte ad indebitarsi per progettare lavori non saranno mai realizzati.
La legge finanziaria della Regione ha destinato 10 milioni di euro al fondo di rotazione al quale, le amministrazioni locali, potranno attingere per finanziare spese di progettazione. Non volendo essere offensivo, mi limito a definirla una "vittoria di Pirro". Infatti, per chi non conosce il sistema del fondo di rotazione, va detto subito che è vero che esso consente la progettazione di opere pubbliche ma, nel caso in cui l’intervento non sia finanziato con risorse esterne (comunitarie, statali o regionali), l’ente che ha attinto al fondo, dovrà restituire le somme ottenute.
Ed io ne so qualcosa perché, per accessi al fondo di rotazione effettuati in precedenza, le mie amministrazioni hanno dovuto restituire alla Regione oltre 100 mila euro. Aggiungo che quei progetti sono pure superati dalle norme, nel tempo modificate, e dai prezziari regionali, negli anni oggetto di diverse revisioni. E, comunque, sarà quantomeno improbabile che potranno essere finanziati.
Un comune della zona, ha speso oltre 500 mila euro, attingendo al fondo di rotazione, per progettare opere che non saranno mai realizzare.
Mi batto da anni, in tutte le sedi, chiedendo di ammettere a finanziamento le idee progettuali, non i progetti in base al livello di progettazione. Da questo orecchio, purtroppo, certa politichetta non ci sente.
Il mio Comune, senza avere il progetto, ha ottenuto il finanziamento della Scuola media, 1.530.000 euro. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha concesso 4 mesi di tempo per l'affidamento dell'incarico per la progettazione e sono stati scanditi i tempi per realizzare i lavori. Questo sistema non costringe i comuni ad indebitarsi inutilmente, per redigere progetti di lavori non indispensabili, o che non andranno mai in porto. Peraltro, avendo a disposizione il progetto, non si concorre guardando alla reale utilità dell’intervento, ma si cerca qualsiasi finanziamento, anche per evitare di dovere restituire i soldi all’Amministrazione regionale, concessi in precedenza tramite il fondo di rotazione.
L'iniziativa della Regione è semplicemente inutile e dannosa per gli enti che ne faranno richiesta. Invece di propagandare cose sconclusionate, vediamo se hanno il coraggio di guardare agli interessi della collettività, prima ancora di alimentare speranze per gli amministratori e per i professionisti, che potranno ottenere gli stessi risultati in termini professionali, ma senza costringere gli enti locali ad indebitarsi.
Basilio Caruso
Sindaco S. Angelo di Brolo
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