Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MAFIA, BORSELLINO E INGROIA: "PREFERISCONO I MAGISTRATI MORTI A QUELLI VIVI"

L'intervista a Leo Morabito detto 'U Scassaporte', della Famiglia Morabito realizzata su KlausCondicio a Reggio Calabria. Ndrangheta: Leo Morabito “Falcone e Borsellino giudici onesti, per questo furono uccisi”. Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso: “Mio fratello ha sempre ritenuto la 'Ndrangheta estremamente pericolosa. Non ne ha mai sottovalutato la portata. Borsellino e Ingroia: “Preferiscono i magistrati morti a quelli vivi”

20/02/2016 - Non è mancato nel colloquio tra Klaus Davi e Leo Morabito un botta e risposta sui magistrati. “Non mi prenda in giro, io la rispetto; e come dice Nino Di Matteo bisogna rispettare tutti , ma lei non mi prenda in giro” rivolgendogli una domanda a proposito del coinvolgimento dei Morabito nel traffico di cocaina, coinvolgimento che l intervistato ha negato. “Nino Di Matteo è un tragediatore che con le sue indagini, si fa bello con la politica. Queste cose le diceva Falcone, non lui. Quello sì che era un giudice onesto. Per questo sia lui, sia Borsellino vennero uccisi”. “Li ha uccisi la mafia”. “Questo non lo so”, ha ribattuto Morabito. Secca la replica di Salvatore Borsellino fratello del magistrato ucciso “Mio fratello ha sempre ritenuto la 'Ndrangheta estremamente pericolosa. Non ne ha mai sottovalutato la portata. Morabito la pensa come tanti apparati dello stato e politici : meglio i magistrati morti di quelli vivi come Di Matteo che con le loro indagini combattono tutte le mafie. Se verrà ucciso, allora lo elogeranno.” Dello stesso tono la replica di Antonio Ingroia :”quelle di Morabito sono frasi significative. La Ndrangheta è stata a lungo sottovalutata rispetto a cosa nostra. La mancanza di clamore e di informazione le ha giovato. Il messaggio è chiaro : riconosciamo un valore a chi non è piu un pericolo per noi.”

STRAGE DI DUISBURG , LEO MORABITO: FRANCESCO PELLE INNOCENTE, PRONTA NUOVA PERIZIA
Il suocero di Ciccio Pakistan (arrestato a Pavia NEL 2008 ) parla per la prima volta “a maggio in Cassazione capiranno che le trascrizione sono state modificate ”

“Mio genero è stato vittima di un complotto. Confidiamo che la cassazione (l’udienza è fissata il 12 maggio prossimo), terrà conto delle nostre nuove perizie si chiarirà che non è stato lui a ordinare la strage di Natale che ha visto morire Maria Strangio. Per questo in quella sede presenteremo una nuova analisi dell’ audio delle intercettazioni per le quali il mio genero è stato condannato all’ergastrolo”. E’ la prima volta che un membro dei Morabito https://it.wikipedia.org/wiki/%27Ndrina_Morabito tra le famiglie di Ndrangheta più influenti in Italia e non solo, rilascia una lunga intervista e lo fa con il massmediologo Klaus Davi per il suo format KlausCondicio in onda sul canale You Tubehttps://www.youtube.com/user/klauscondicio. Colloquio di oltre 2 ore che è stato sintetizzato. Sessanta cinque anni, noto alle cronache giudiziarie per essere soprannominato ‘U Scassaporte’ per il fisico robusto “un soprannome affibiatomi da mio padre a sua volta primo cugino di Giuseppe U Tiradrittu perche scavalcavo le ringhiere dei giardini ” racconta. Morabito ha un curriculum di tutto rispetto: 15 anni di galera accumulati in varie condanne per detenzione di armi e associazione mafiosa, nonché violazione delle misure di detenzione, è padre della moglie di Francesco Pelle, Nunziatina. Morabito parla a tutto campo: “Le intercettazioni che hanno determinato la condanna di mio genero anche in appello sono state – a suo dire – tradotte male se non ‘manipolate’. In particolare, quella che fa riferimento all’incontro nell’ospedale di Reggio Calabria tra lo stesso Pelle, un suo cugino di nome Stefano Romeo e Guido Zangari. “Morabito insiste a più riprese che uno degli interlocutori del genero non avrebbe mai pronunciato la frase in dialetto riferendosi a Giovanni Luca Nirta “Giusto Luca.

Ti devi riprendere, devi tornare il leone che eri, li rompiamo hai capito?” ratificata anche in appello. Secondo i periti di parte, la frase pronunciata sarebbe stata: “Ti devi riprendere, devi tornare il leone che eri prima, giusto lupo, ti devi riprendere”. Morabito si dice certo che nuova perizia in corso potrà dimostrarlo e dice “auspico che i magistrati di Cassazione riascoltandola rivedano la sentenza della Corte di Appello”. L‘attentato al genero di Morabito, che è avvenuto nel 2006, a due giorni dalla nascita del figlio, riaccese la ben nota faida di San Luca. Per la procura e i giudici che lo hanno condannato sarebbe stata proprio una vendetta di Pakistan a costare la vita, nel Natale 2006 a Maria Strangio (moglie di Giovanni Luca Nirta), che secondo le sentenze avrebbe ordinato l’agguato a Pelle. Uno scontro che ha visto il suo ultimo atto nella strage di Duisburg in Germania. Sei morti, fuori dal ristorante “Da Bruno” nel ferragosto del 2007, per mano di Giovanni Strangio, condannato all’ergastolo.

Ammesso che Pelle fosse innocente , perché ricoverarsi sotto falso nome ? Di chi aveva paura? domanda Davi “Del carcere. In carcere si muore nelle condizioni in cui è” ha ribattuto Morabito. “ E allora chi ha ordito l’attentato contro di lui secondo lei? “La gente è pazza. Si spara per invidia. La faida? Non esiste. Esiste l’invidia.”

STRAGE DI DUISBURG , LEO MORABITO: “GIOVANNI STRANGIO NON NE È L’AUTORE”. FAIDA ?: ”NON RISPONDO A QUESTE DOMANDE”.
Secondo Leo Morabito, intervistato dal programma KlausCondicio https://www.youtube.com/user/klauscondicio
Giovanni Strangio condannato all’ergastolo dalla corte d’assise di Locri in quanto ritenuto autore ed esecutore della strage di Duisburg, “non c’entra nulla con la strage in Germania”. E’ stato messo in mezzo ma non c’entra. Cosa l’hanno messo a fare nella strage di Duisburg? Forse per dare risalto alla cronaca. “Io non l’ho visto. Si professa innocente e per me è innocente”. E alla domanda: “Ci sono sentenze con prove, intercettazioni, fior di dibattimenti e approfonditi processi”, Morabito ribadisce: “Per me non c’entra”. E alla domanda la faida non esiste e neppure la Ndrangheta?: “Non sono venuto qua per rispondere a queste domande. C’è bisogno della criminalità organizzata perché uno ammazzi un altro?”. “Donne morte, bambini morti, persone morte ? “ . “Mi dispiace, pace all’anima loro” dice Morabito.

Commenti