Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

SANITA': NEGLI OSPEDALI DEL SUD SI SOFFRE DI PIU' PER IL DOLORE

Tribunale per i diritti del malato: Rapporto 2015, Osservatorio sul federalismo in sanità. Il Tribunale per i diritti del malato – cittadinanzattiva rende pubblico il Rapporto 2015 dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità. Italia divisa nell’accesso alle cure. Quasi un cittadino su dieci escluso a causa di liste di attesa e ticket. Trattamento del dolore in ospedale: al Sud “ammesso” soffrire di più

23/02/2016 - Un federalismo che non risponde ai bisogni di salute dei cittadini e che li divide a seconda del territorio di residenza. Quasi un cittadino su dieci rinuncia a curarsi per motivi economici e liste di attesa; la prevenzione si fa a macchia di leopardo, con un Sud che arranca e regioni importanti come Lazio e Veneto che fanno passi indietro rispetto al passato; altrettanto diversificato di regione in regione l’accesso ai farmaci innovativi, soprattutto per il tumore e l’epatite C. E nelle Regioni in cui il cittadino sborsa di più, per effetto dell’aumento della spesa privata per le prestazioni e della tassazione, i livelli essenziali sono meno garantiti che altrove.

Trattamento del dolore in ospedale: al Sud “ammesso” soffrire di più
Dalla indagine di Cittadinanzattiva “In-dolore” che nel 2014 ha coinvolto 214 reparti e 46 ospedali di 15 regioni sul trattamento e attenzione al dolore negli ospedali, emerge una scaletta discendente di performance man mano che si procede verso Sud.
Per quanto attiene all’esperienza diretta dei degenti, soltanto il 24,9% degli intervistati dichiara di essere stato informato sui propri diritti in merito al dolore con differenze territoriali significative: mediamente gli ospedali del Nord nell’area informazione hanno soddisfatto l’81% degli elementi richiesti, mentre tale dato scende vertiginosamente al Centro (47%) e al Sud (53%). Critico il trattamento del dolore nell’anziano: mancano protocolli specifici nel 76% dei reparti monitorati. Analizzando i dati per zona geografica, emerge un quadro interessante e preoccupante, in particolare al Sud (dove i protocolli sono attivi solo nel 7%), ma anche al Nord (26%) e nel Centro (42%).
Anche sul fronte della formazione e aggiornamento del personale, area più debole stando alla nostra rilevazione, ci sono differenze notevoli: 50% al Nord, 25% al Centro, 24% al Sud.

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