Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

UNIONI CIVILI: MESSINA: SVEGLIATI, IL GRUPPO PARI OPPORTUNITÀ CMDB RIACCENDE I RIFLETTORI

02/02/2016 – Se a livello nazionale il tema delle unioni civili infuoca le polemiche e il DL Cirinnà approda oggi al Senato, a Messina, anche un atto più simbolico che sostanziale come l'approvazione del regolamento istitutivo del registro comunale delle unioni civili stenta ad arrivare. In questi due anni e mezzo di amministrazione Accorinti siamo stati testimoni di continui rimpalli, slittamenti di discussione, obiezioni formali pretestuose, prese di posizione ideologiche, insulti gravi, un atteggiamento di ostilità al limite dell'ostruzionismo, quando la maggioranza dei consiglieri di circoscrizione si è espressa a favore della proposta di regolamento avanzata dall'assessora Patrizia Panarello e approvata dalla giunta già più di un anno fa, anche allora, dopo una ferrea opposizione da parte dei consiglieri comunali di destra, con in testa l'Udc che reclamava una legge nazionale.

Pertanto, il Gruppo Pari Opportunità di CMdB riaccende i riflettori su questa tormentata vicenda e sulle sorti del regolamento, che se molti degli oppositori politici denigrano per le limitate implicazioni pratiche, la popolazione stessa richiede come riconoscimento della pluralità delle unioni effettive presenti sul territorio. Non si può continuare ad ignorare che esistano coppie omosessuali e famiglie omogenitoriali, che è loro diritto essere riconosciuti innanzitutto come nuclei sociali, costituiti sulla base di un “rapporto affettivo e/o di reciproca assistenza morale-materiale tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di diverso sesso che non siano legate tra loro da vincoli giuridici di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o curatela e che abbiano chiesto la registrazione nel Registro comunale delle Unioni civili, coabitanti ed aventi dimora abituale nel Comune».

Questo è quello che chiediamo, questo è ciò che è stato proposto dall'amministrazione Accorinti ed approvato dalla maggioranza dei consiglieri di quartiere. Il Consiglio Comunale che cosa risponde? Come i consiglieri comunali spingeranno i Senatori dei propri partiti ad approvare il DL Cirinnà?



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