Lega Sicilia, Germanà: la mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” basata su tre pilastri

N ota della Lega Sicilia e senatore Germanà su presenza siciliana e mozione su autonomia e infrastrutture al Congresso della Lega a Firenze (5 e 6 aprile).  La mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” si basa su tre pilastri. Un piano straordinario di investimenti infrastrutturali con particolare attenzione al potenziamento dell'Alta Velocità .  PALERMO, 4 apr 2025 - Sedici delegati eletti al Congresso regionale di Enna il 14 marzo scorso, dieci tra parlamentari nazionali e regionali, e nove commissari provinciali: sono i numeri dei delegati della Lega siciliana presenti al Congresso federale del partito che si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze il 5 e il 6 aprile.   Una delegazione, quella siciliana, che ha già riportato un primo successo: la mozione depositata dai rappresentanti dell'Isola su autonomia e infrastrutture è stata sottoscritta da esponenti di partito di tutta Italia. “Siamo orgogliosi di avere presentato un...

REFERENDUM 17 APRILE, GERMANA': ANDRO' A VOTARE E VOTERO' “SÌ”

13/04/2016 - "Trovo corretto che su questo argomento si renda noto il proprio orientamento perché mi sembra giusto che i cittadini sappiano qual è la posizione di chi li rappresenta", così il deputato regionale del Nuovo CentroDestra, onorevole Nino Germanà, in merito all'imminente iniziativa referendaria cosiddetta No Triv. "Il mio sarà un sì convinto, non ci ho dovuto riflettere perché quel che penso è noto da tempo e avevo avuto modo di esprimermi già due anni fa a riguardo. Rendere le concessioni entro le 12 miglia (molte delle quali in Sicilia) prorogabili fino ad esaurimento della risorsa é un semplice dono che si fa a dei privati che, sfruttando il bene naturale in loco, traggono molto profitto per sè e molto poco per il territorio .Insomma un'agevolazione pubblica ad un'iniziativa privata che poco o nulla rende, in concreto, ai cittadini dell'area in cui ricade l'interesse.

Bisogna operare una valutazione costi-benefici: e sotto questo profilo, il nostro territorio non ci guadagna, anzi. Lo stesso impatto ambientale si traduce inevitabilmente in ulteriore spesa.

D'altra parte bisogna salvaguardare il lavoro dei dipendenti delle aziende interessate alla manovra, e su questo aspetto esistono dati contrastanti. Anche per questo, da par mio, auspico un massiccio piano di razionalizzazione delle risorse destinate al mercato delle rinnovabili, nel quale il nostro Paese arranca rispetto ai competitor internazionali e che potrebbe costituire un'importante volano per l'industria del settore, con conseguenti ricadute occupazionali”, conclude.

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