Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

MEDICI SICILIANI, CALPESTATA LA DIGNITÀ DI CENTINAIA DI PRECARI

Continua l’attesa dell’enorme “esercito” di camici bianchi, costretti a lavorare con contratti a tempo. La “filosofia di un lavoro che oggi c’è, e domani forse”
20/05/2016 - A dispetto della circolare assessoriale n. 28551 del 25/03/2016 che coordini il nuovo reclutamento del personale della dirigenza medica e veterinaria (bloccato dal 2012), e l’utilizzo delle graduatorie di concorso a tempo indeterminato, la cui validità è stata prorogata come limite ultimo al 31/12/2016, a oggi, a pochi mesi dalla scadenza delle suddette, non si ha ancora contezza dei tempi dell’immissione in servizio dei vincitori e degli idonei utilmente collocati, nonché dell’avvio delle procedure di reclutamento.

Nei giorni scorsi, l’assessorato regionale alla Salute ha intimato alle Aziende sanitarie un ulteriore stop alle assunzioni con la conseguente mancata immissione in ruolo dei precari vincitori e/o idonei in graduatorie a tempo indeterminato, e un ulteriore slittamento nell’avvio delle procedure speciali per la stabilizzazione del personale medico già a tempo determinato.
E ciò in apparenza a causa del ritardo accumulato da alcune aziende ed enti della Regione nel formalizzare i piani triennali del fabbisogno di personale. Ma è davvero così?

Non può che generare “perplessità” la scelta adottata dall’assessorato, di rinviare ulteriormente le assunzioni, nell’attesa di verificare le eventuali eccedenze nelle dotazioni organiche delle poche aziende che non hanno ancora provveduto a comunicare i dati.

Preoccupazioni molto forti ingenerano invece, le notizie di fonte ‘Ministero della Salute’ che tendono ad accreditare una richiesta avanzata all’assessorato di rivedere completamente la Legge 46/2015 (rideterminazione della Rete Ospedaliera), procedendo ad ulteriori dismissioni di presidi ospedalieri. Inoltre non vi è notizia, ad oggi, di un Decreto Ministeriale che proroghi per la Regione Sicilia, il termine per l’adeguamento della Rete Ospedaliera Siciliano al dettato del Decreto Balduzzi al 31/12/2017.
Il termine del 31/12/2016 previsto per tutte le altre Regioni si avvicina e la Sicilia sconterà pesanti ulteriori tagli di strutture sanitarie.

“Vogliamo la verità dall’Assessore, ma alle pressanti richieste di convocazione si risponde con il silenzio!” tuona Pietro Pata, segr. reg.le Anaao Assomed Sicilia.
E prosegue: “Anche alle audizioni della VI commissione all’Ars (svoltesi nei giorni scorsi), l’assessore Baldo Gucciardi e i suoi direttori generali hanno ritenuto utile non doversi presentare evidenziandosi così, a nostro parere, uno scollamento tra Giunta di Governo e Parlamento Siciliano”.

NON E' PIU' POSSIBILE TOLLERARE ANCORA! BASTA CON LE PROROGHE DI OLTRE 10 ANNI!

Le aspettative disattese dei precari della dirigenza medica e sanitaria, provocheranno uno stato di agitazione che metterà in crisi il sistema sanitario regionale.

E’ ora che la politica svolga il suo ruolo e che soprattutto esca dall’equivoco e proceda allo sblocco immediato delle assunzioni concedendo una definitiva stabilizzazione a professionisti che da anni sostengono con il loro lavoro, il peso di un servizio sanitario regionale carente (SSR).
Parliamo di centinaia di professionisti che tengono in piedi il servizio sanitario regionale e da anni lavorano nell’incertezza con contratti a termine.

Medici e sanitari che di volta in volta, con cadenza semestrale, necessitano di proroga del contratto per garantire l’attività degli ospedali e dei pronto-soccorso della nostra regione, peraltro in antitesi con le direttive regionali della Corte dei Conti e comunitarie europee e con lo stesso Job Act.

LA SCADENZA è DIETRO L’ANGOLO!
La prossima scadenza è il 30 giugno! Questo è un esercito di camici bianchi composto da professionisti dall’esperienza consolidata che rappresentano la maggior parte del personale medico delle aree di emergenza-urgenza, delle aree mediche e chirurgiche, le cui proroghe vanno avanti anche da un decennio, con il risultato di incentrare la propria esistenza personale e lavorativa sul motto di “un lavoro che oggi c’è e domani forse” .

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