Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

"ANCHE OGGI NON MI HA SPARATO NESSUNO", A S. AGATA MILITELLO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI RICCARDO ARENA

Oggi, sabato 11 giugno, alle ore 18.30, nella Sala dei Principi del Castello Gallego di Sant'Agata Militello, sarà presentato il libro di Riccardo Arena. "Anche oggi non mi ha sparato nessuno" (Edizioni Leima). Interverranno insieme all'autore, il sindaco di Sant'Agata Carmelo Sottile che porterà il soluto della città e l'on. Nuccio Carrara che curerà la presentazione dell'opera
11/06/2016 - "Anche oggi non mi ha sparato nessuno" è un romanzo che racconta il presente con ironia e lucidità come si avverte dalle prime battute: "Poi cominciò a non morire più nessuno. Perlomeno così sognò, la notte prima che cominciasse tutto. E fu un lungo, strano, insolito incubo. Dimenticato il grande dolore, dissolta la grande paura, svanito il grande terrore, esaurita la grande emergenza, terminate le grandi malattie, si smetteva di crepare così senza preavviso".

L'autore con disincanto e un sorriso amaro, racconta di un mondo della comunicazione dove la spasmodica ricerca della notizia cede il passo alla sacrosanta ricerca della verità. Un pianeta che Riccardo Arena conosce perfettamente essendo presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia e cronista di giudiziaria.
Il testo ci appare come un Zibaldone in cui il protagonista registra parole, dichiarazioni e tweet. Questa contaminazione di generi come nella musica, rende il romanzo interessante, familiare ed evocativo. Ci sembra di visualizzare Secondo Maschio, l'ufficiale dei carabinieri che lascia un luogo tranquillo per seguire le indagini sull'evasione di Cataldo Orchi, pezzo da novanta della mafia, che ci riporta alla mente l'immagine di Totò Riina.

Tra colpi di scena e riflessioni su una realtà triste e lontana anni luce da ciò che invece dovrebbe essere, il "giallo" si snoda come una partitura musicale. Una melodia allegra quando l'autore descrive dei personaggi buffi e surreali, un requiem quando narra la tetra palude dell'immobilismo sostenuta da alcuni esponenti del giornalismo, della politica e della criminalità organizzata. Sull'oscurità descritta da Arena sembra ci sia una piccola feritoia che potrebbe essere attraversata da una piccola fiamma, una flebile speranza... essendo un libro giallo si scoprirà forse, alla fine.

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