Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

"ANCHE OGGI NON MI HA SPARATO NESSUNO", A S. AGATA MILITELLO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI RICCARDO ARENA

Oggi, sabato 11 giugno, alle ore 18.30, nella Sala dei Principi del Castello Gallego di Sant'Agata Militello, sarà presentato il libro di Riccardo Arena. "Anche oggi non mi ha sparato nessuno" (Edizioni Leima). Interverranno insieme all'autore, il sindaco di Sant'Agata Carmelo Sottile che porterà il soluto della città e l'on. Nuccio Carrara che curerà la presentazione dell'opera
11/06/2016 - "Anche oggi non mi ha sparato nessuno" è un romanzo che racconta il presente con ironia e lucidità come si avverte dalle prime battute: "Poi cominciò a non morire più nessuno. Perlomeno così sognò, la notte prima che cominciasse tutto. E fu un lungo, strano, insolito incubo. Dimenticato il grande dolore, dissolta la grande paura, svanito il grande terrore, esaurita la grande emergenza, terminate le grandi malattie, si smetteva di crepare così senza preavviso".

L'autore con disincanto e un sorriso amaro, racconta di un mondo della comunicazione dove la spasmodica ricerca della notizia cede il passo alla sacrosanta ricerca della verità. Un pianeta che Riccardo Arena conosce perfettamente essendo presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia e cronista di giudiziaria.
Il testo ci appare come un Zibaldone in cui il protagonista registra parole, dichiarazioni e tweet. Questa contaminazione di generi come nella musica, rende il romanzo interessante, familiare ed evocativo. Ci sembra di visualizzare Secondo Maschio, l'ufficiale dei carabinieri che lascia un luogo tranquillo per seguire le indagini sull'evasione di Cataldo Orchi, pezzo da novanta della mafia, che ci riporta alla mente l'immagine di Totò Riina.

Tra colpi di scena e riflessioni su una realtà triste e lontana anni luce da ciò che invece dovrebbe essere, il "giallo" si snoda come una partitura musicale. Una melodia allegra quando l'autore descrive dei personaggi buffi e surreali, un requiem quando narra la tetra palude dell'immobilismo sostenuta da alcuni esponenti del giornalismo, della politica e della criminalità organizzata. Sull'oscurità descritta da Arena sembra ci sia una piccola feritoia che potrebbe essere attraversata da una piccola fiamma, una flebile speranza... essendo un libro giallo si scoprirà forse, alla fine.

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