Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DISASTRO INCENDI, GIOVANI DEMOCRATICI PROV. MESSINA: “SERVONO AZIONE E PREVENZIONE”

Sono indispensabili una maggiore cura del territorio, la realizzazione di linee tagliafuoco e scelte politiche coraggiose da parte delle istituzioni. A pochi giorni dagli incendi che hanno devastato parte della Sicilia, in molti comuni si contano i danni. Tragico il bilancio delle zone colpite, soprattutto nel messinese e nel palermitano

20/06/2016 - Dopo una sommaria ricognizione è emerso che in Sicilia sono bruciati circa 5600 ettari di territorio di cui 3700 circa di bosco e il resto di superficie di macchia mediterranea (FONTE: Presidenza della Regione Siciliana). In particolare, colpiti molti comuni dei Nebrodi e della zona Tirrenica, tra cui Santo Stefano di Camastra, dove si sono registrati i danni maggiori, Capo d’Orlando, Mistretta, Gioiosa Marea, Tusa, Patti, Sant’ Agata di Militello, Naso e Militello Rosmarino, Motta d’Affermo, Pace del Mela, San Filippo Pace del Mela, San Pier Niceto, Torregrotta, Monforte San Giorgio, Rometta, Gesso, Furnari e frazioni collinari di Barcellona Pozzo di Gotto.
Colpite anche numerose infrastrutture, come l’autostrada A20 ME – PA, chiusa per lungo tempo tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, con non pochi disagi per i cittadini.
Nonostante le elevate temperature e il forte vento di scirocco, l’ipotesi di autocombustione appare assurda e a dir poco credibile. La matrice degli eventi è sicuramente dolosa, come si spiegherebbe che decine di incendi possano scattare contemporaneamente, proprio in un giorno in cui il vento forte avrebbe amplificato i danni?

Come Giovani Democratici vogliamo denunciare una situazione che ormai cronicamente si ripete da anni, incendi dolosi che feriscono il nostro territorio e danneggiano una delle risorse più importanti, il patrimonio boschivo, con danni anche per l’agricoltura e rischi per la nostra incolumità. Ci sentiamo in dovere, non solo di interessarci del problema, ma di fornire anche delle proposte.
Per prevenire fatti di questo genere devono essere moltiplicati i controlli sul territorio. Si potrebbero anzitutto impegnare i lavoratori forestali non solo in fase di gestione dell’emergenza ma anche in fase di prevenzione, soprattutto nei periodi più a rischio, come l’inizio della stagione estiva.
Questa linea di prevenzione deve sostanziarsi in una maggiore cura del territorio, nella realizzazione delle cosiddette “linee tagliafuoco” e un’attenzione maggiore verso i terreni a margine delle infrastrutture più a rischio.

La prevenzione può ben poco però se non si interviene in maniera incisiva anche con scelte politiche coraggiose. Per porre un freno a questi eventi disastrosi che ogni anno colpiscono il patrimonio paesaggistico siciliano, le istituzioni competenti devono attivarsi rapidamente e efficacemente.
Il Presidente della Regione deve dare un forte e chiaro indirizzo politico, effettuare scelte coraggiose rispetto all’impiego dei forestali (formarli, specializzarli e metterli in condizione di interfacciarsi efficientemente con il corpo dei vigili del fuoco) e chiedere con forza al governo nazionale un incremento di risorse tecniche e di mezzi non solo per la gestione dell’emergenza ma anche a servizio della fase di prevenzione, fermo restando il grande ed apprezzabile sforzo della Protezione Civile e della centinaia di volontari impegnati senza sosta in questi terribili giorni; è grazie al loro impegno e al loro coraggio se non si sono perse vite umane.

I commissari provinciali dovrebbero intensificare gli interventi rispetto ad infrastrutture di propria competenza (strade provinciali) e anche i sindaci, in particolare quelli dei comuni maggiormente a rischio, potrebbero spingere i privati a mantenere “puliti” i terreni, limitando il rischio incendio.
In ultima istanza, vale la pena sottolineare l’importanza dell’educazione al rispetto dell’ambiente e della natura soprattutto delle nuove generazioni; per questo è necessario l’impegno dell’istituzione scolastica per sensibilizzarle al rispetto e alla cura dell’ambiente.

Giovani Democratici Federazione Messina

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