Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

MAFIA: CROCETTA RIGETTA LA RICHIESTA DI RIABILITAZIONE DI UN CONDANNATO PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA

Sicilia. Crocetta rigetta la richiesta di riabilitazione nei confronti di un condannato per associazione mafiosa.
Palermo, 8 giu. 2016 - Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha rigettato l'istanza, finalizzata all'ottenimento della riabilitazione, di un condannato per mafia vicino alla famiglia dei Capizzi. Nella requisitoria del pubblico ministero, si fa riferimento a quanto dichiarato da un collaboratore di giustizia che afferma che il soggetto in questione non avrebbe solo commesso favoreggiamento nei confronti di Capizzi ma avrebbe avuto un ruolo di supporto logistico nei confronti di diversi altri mafiosi, come Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella. Il presidente, nella nota che ha inviato al tribunale di sorveglianza di Palermo, oltre che all'interessato, ha scritto che considerando la notevole rilevanza dei reati ascritti, non ritiene di dare seguito all'istanza di riabilitazione per quanto riguarda la Regione siciliana. “Chi ha avuto condanne per mafia – ha affermato Crocetta – ha degli strumenti per farsi riabilitare, previsti dal codice penale, come il ravvedimento operoso e la collaborazione con la magistratura, rivelando cose che possano aiutare a colpire la mafia. Quella sì che è riabilitazione. E' nostro dovere – conclude Crocetta – difendere i cittadini onesti che ogni giorno lottano contro la mafia. Anche da sindaco di Gela, infatti, ho rigettato simili richieste di riabilitazione”.





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