Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

RAPINA A MESSINA: COME IL FAR WEST, COMMERCIANTI SEMPRE PIU’ INSICURI

Confesercenti Messina, a seguito della rapina che si è consumata stamattina di fronte al Banco di Sicilia di Viale della Libertà, manifesta profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio criminale, che stavolta ha avuto anche un risvolto gravissimo, il ferimento del gestore del rifornimento Ip di Paradiso.
Messina, 6 giugno 2016 - Per il presidente Alberto Palella “la situazione è diventata ormai intollerabile. Messina è una specie di Far West, dove si spara anche in pieno giorno, mettendo a rischio l’incolumità non solo degli esercenti vittime degli agguati, ma di tutti i cittadini. Tutto ciò anche a seguito della notevole riduzione del pattugliamento sul territorio da parte delle forze dell’ordine, colpite anch’esse dalla mannaia della spending review.”
Più volte Confesercenti ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico con le istituzioni, per mettere a punto un piano per intensificare i controlli sul territorio e arginare la pericolosa escalation di violenza, che, nel 2016 ha raggiunto i livelli massimi di allerta. Appelli che purtroppo sono rimasti lettera morta.

“Oggi siamo costretti a prendere atto dell’ennesimo fatto delittuoso, che riguarda un nostro associato a cui esprimiamo la nostra solidarietà e auguriamo una pronta guarigione. Ma cosa dobbiamo aspettare prima che venga fatto qualcosa per frenare questi episodi? Forse che ci scappi il morto? Non siamo più disposti ad aspettare e tollerare il persistere di questo stato di cose e chiediamo alle autorità competenti risposte certe e concrete su cosa si intenda fare per risolvere un problema che mette i commercianti e i cittadini in una condizione di perenne insicurezza sulla propria incolumità fisica, oltre che sul sereno svolgimento della propria attività imprenditoriale”.

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