Roma, 07 giugno 2016 - Salvo Riina jr, figlio del boss Totò, sarebbe pronto a presentare il libro già presentato nel salotto di Bruno Vespa, pure a Palermo, all'hotel Politeama: data prevista il 18 giugno. Aspetterebbe solo il via libera del giudice di sorveglianza. “Riina family life” è il titolo del volume che il figlio del capo di Cosa Nostra intenderebbe presentare a Palermo, dopo le polemiche sorte in seguito all’intervista di Bruno Vespa a “Porta a porta”. Molte le librerie che hanno rifiutato la vendita del libro del figlio di Ninetta Bagarella, protagonista dell'inchino 'sacro' davanti la sua casa di Corleone, nel corso della durante la processione di San Giovanni Evangelista.
"Il tour del figlio di Riina, che prevede la presentazione del suo libro in giro per l’Italia, non può non destare sconcerto". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia.
"Salvuccio Riina - aggiunge - si sta candidando a capo di Cosa nostra per rimotivare il suo popolo. Una Cosa nostra per quanto nuova sempre feroce, com’è nella sua vigliacca tradizione. Ritengo importante ribadire questo profilo mafioso del figlio di Riina, affinchè non si sottovaluti quanto sta avvenendo".
"Ninetta Bagarella, il giorno della processione incriminata, non era a Corleone. E' andata a Parma, dove il marito è detenuto, e non è ancora tornata in paese.
Quindi è impossibile che, come scrive la stampa, fosse al balcone a guardare un inchino che non c'è mai stato". Lo dice il sindaco di Corleone Lea Savona che smentisce la presenza della moglie del capomafia a Corleone, domenica scorsa, giorno in cui, secondo quanto raccontato dai giornali, durante la processione in occasione della festa di San Giovanni Evangelista la vara con la statua del santo si sarebbe fermata per un omaggio sotto la casa del padrino. "Hanno scritto che la Bagarella sorrideva compiaciuta al balcone - prosegue il sindaco - ma a noi risulta che non fosse qua. E' l'ennesima falsità strumentale che contribuisce a dare un'immagine falsa del paese". "I cittadini - aggiunge - sono infuriati e mi chiedono di tutelare l'immagine di Corleone. Per questo farò un esposto all'Ordine dei giornalisti e alla Procura".
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