Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

NEBRODI: IN MANETTE COLTIVATORE DI 500 PIANTE CANAPA INDIANA

Nebrodi: operazione anticrimine dei carabinieri: in manette un coltivatore di canapa indiana . Sequestrata una piantagione di 500 piante
13/07/2016 - Continua a dare frutti il pattugliamento del territorio nebroideo operato incessantemente dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” dall’indomani dei fatti di cui è stato vittima il Presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi. Dopo l’arresto di due giovani incensurati sorpresi ad irrigare i primi di luglio le numerose piante di canapa indiana che avevano messo a dimora in un terreno di contrada Scaletta del comune di Cesarò, a finire in manette è stato questa volta GERMANA’ Salvo, agricoltore nato a Bronte il 4 maggio 1976 e residente a Maniace, sorpreso a coltivare circa 500 piante di canapa indiana site in Contrada Cutò del Comune di Cesarò.
Nella serata di ieri, il GERMANA’ è stato sorpreso dai Carabinieri della Compagnia di S. Stefano di Camastra e dai Cacciatori di “Calabria”, mentre si prendeva cura della piantagione che, composta da arbusti alti fino a circa 2 metri, era stata realizzata in maniera tale da essere mimetizzata nella fitta vegetazione circostante e invisibile all’occhio dei comuni cittadini.
Ciò tuttavia, non è bastato ad ostacolare i militari, che, individuata l’area e averla circondata hanno proceduto all’arresto dell’utilizzatore, poi tradotto alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania.
Le piante sono state estirpate e inviate al RIS di Messina.

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