Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

CAMPOFELICE DI ROCCELLA, SI INAUGURA LA MOSTRA “PIETRA DI SICILIA”

Nell’ambito della III rassegna Roccamaris Incontri d’estate al Castello, organizzata dalla Sede di SiciliAntica di Campofelice di Roccella, si inaugura sabato 13 Agosto 2016 alle 18,30 presso il Castello di Roccella, in Via dei Ventimiglia sul lungomare di Campofelice, la mostra “Pietra di Sicilia” a cura di Pietro Di Giovanni

11/08/2016 - Dopo i saluti di Domenica Barbera, Presidente della Sede di Campofelice di Roccella di SiciliAntica e di Michela Taravella, Assessore alla Cultura del Comune di Campofelice di Roccella, la mostra sarà presentata da Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica. Con il patrocinio del Comune di Campofelice di Roccella l’esposizione resterà aperta fino a giorno 1 settembre.

Mostra: Pietra di Sicilia
Il tufo calcareo dal caratteristico color ocra è un materiale assai diffuso nella Sicilia occidentale, prezioso elemento noto per il suo largo impiego nell’architettura e nelle opere d’arte. Emblema in questo senso sono diventate le ineguagliabili ville di Bagheria, ammirate per il loro gusto barocco. L’artista termitano Pietro Di Giovanni da anni scolpisce la pietra e in particolare il tufo, materiale rugoso ma dalla calda tonalità. Un sapiente impiego delle mani che con una grande esperienza artigiana plasmano la duttile materia per dare vita a forme e oggetti, nate da una attenta mediazione e confronto con la sua esperienza quotidiana. Opere che attraverso una paziente lavoro per sottrazione diventano espressione intima e spirituale del suo originale percorso artistico e umano.

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