Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

TERREMOTO GEOLOGI: “PARADOSSALE AFFERMARE CHE GLI STUDI SONO SOLO SERVITI A FARE “LA FORTUNA DI STUDI D’INGEGNERIA E DI GEOLOGIA””

In riferimento all’articolo pubblicato su Repubblica il 31.08.2016 intitolato “Lo spreco delle mappe”, riteniamo doveroso precisare quanto segue:
31/08/2016 - Dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 è stato avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica della durata di 7 anni, art. 11 del DL n. 39/2009 (convertito con la legge n. 77/2009), che comprendeva tra l’altro, gli studi di microzonazione sismica finalizzati alla definizione delle aree soggette ad amplificazione dello scuotimento sismico o deformazioni permanenti del suolo in caso di terremoto.
Tali strumenti rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione del rischio sismico, in quanto forniscono informazioni utili per la pianificazione, il governo del territorio, la progettazione, la gestione dell’emergenza e la ricostruzione post evento sismico.
Appare, quindi, non solo disinformante e fuorviante definire “inutili” le mappe che scaturiscono dagli studi di microzonazione sismica (come viene affermato nell’articolo sopracitato) ma anzi, risulta necessario, completare per tutto il territorio nazionale il livello 1 ed implementare con i successivi livelli di approfondimento e di dettaglio (livello 2 e 3).

Occorre, altresì, assicurare che tali studi, una volta validati, vengano recepiti dagli strumenti urbanistici e siano congruenti con i Piani di Protezione Civile, adeguatamente aggiornati ed accompagnati dall’analisi della Condizione Limite di Emergenza degli insediamenti urbani.
Appare assolutamente paradossale affermare che tali studi siano solo serviti a fare “la fortuna di studi d’ingegneria e di geologia”, quando si tratta di servizi tecnici professionali con competenze specialistiche che prevedono compensi modesti (nell’ordine di qualche migliaio di euro) in relazione all’utilità e alla responsabilità del professionista che li redige. Tali competenze vengono tra l’altro acquisite attraverso attività formative specifiche, organizzate dagli Ordini Professionali in collaborazione con Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

Ciò appare ancora più paradossale quando si pensa che attualmente si registra un calo importante dei fatturati medi di ingegneri e geologi (ad es. i professionisti geologi italiani dichiarano mediamente un fatturato lordo di euro 20.000,00 annuo) e che tanti professionisti tecnici, dopo aver frequentato corsi abilitanti, sono impegnati, come è successo già per gli eventi sismici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, in una serie di attività di monitoraggio, a titolo volontario, sotto il coordinamento del DPCN, per la verifica strutturale degli edifici e della valutazione del rischio residuo indotto dall’evento sismico.

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