Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

TERREMOTO GEOLOGI: “PARADOSSALE AFFERMARE CHE GLI STUDI SONO SOLO SERVITI A FARE “LA FORTUNA DI STUDI D’INGEGNERIA E DI GEOLOGIA””

In riferimento all’articolo pubblicato su Repubblica il 31.08.2016 intitolato “Lo spreco delle mappe”, riteniamo doveroso precisare quanto segue:
31/08/2016 - Dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 è stato avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica della durata di 7 anni, art. 11 del DL n. 39/2009 (convertito con la legge n. 77/2009), che comprendeva tra l’altro, gli studi di microzonazione sismica finalizzati alla definizione delle aree soggette ad amplificazione dello scuotimento sismico o deformazioni permanenti del suolo in caso di terremoto.
Tali strumenti rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione del rischio sismico, in quanto forniscono informazioni utili per la pianificazione, il governo del territorio, la progettazione, la gestione dell’emergenza e la ricostruzione post evento sismico.
Appare, quindi, non solo disinformante e fuorviante definire “inutili” le mappe che scaturiscono dagli studi di microzonazione sismica (come viene affermato nell’articolo sopracitato) ma anzi, risulta necessario, completare per tutto il territorio nazionale il livello 1 ed implementare con i successivi livelli di approfondimento e di dettaglio (livello 2 e 3).

Occorre, altresì, assicurare che tali studi, una volta validati, vengano recepiti dagli strumenti urbanistici e siano congruenti con i Piani di Protezione Civile, adeguatamente aggiornati ed accompagnati dall’analisi della Condizione Limite di Emergenza degli insediamenti urbani.
Appare assolutamente paradossale affermare che tali studi siano solo serviti a fare “la fortuna di studi d’ingegneria e di geologia”, quando si tratta di servizi tecnici professionali con competenze specialistiche che prevedono compensi modesti (nell’ordine di qualche migliaio di euro) in relazione all’utilità e alla responsabilità del professionista che li redige. Tali competenze vengono tra l’altro acquisite attraverso attività formative specifiche, organizzate dagli Ordini Professionali in collaborazione con Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

Ciò appare ancora più paradossale quando si pensa che attualmente si registra un calo importante dei fatturati medi di ingegneri e geologi (ad es. i professionisti geologi italiani dichiarano mediamente un fatturato lordo di euro 20.000,00 annuo) e che tanti professionisti tecnici, dopo aver frequentato corsi abilitanti, sono impegnati, come è successo già per gli eventi sismici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, in una serie di attività di monitoraggio, a titolo volontario, sotto il coordinamento del DPCN, per la verifica strutturale degli edifici e della valutazione del rischio residuo indotto dall’evento sismico.

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