Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

PICCHIAVA LA MADRE, AI DOMICILIARI PREGIUDICATO DI BARCELLONA P.G.

Barcellona P.G., 15 settembre 2016 - Nella prima mattinata di ieri, i Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato VENTURA Giuseppe, classe ’82, pregiudicato, dando esecuzione a un’ordinanza emessa dal Giudice del Tribunale di Barcellona P.G., Dott. Fabio Processo, su richiesta del Sost. Proc. della locale Procura della Repubblica, Dott. Alessandro Liprino.
L’uomo stava già scontando una pena in regime di detenzione domiciliare, poiché tratto in arresto lo scorso 25 agosto, sempre dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Barcellona P.G., poiché era stato colto mentre si accingeva a dare fuoco all’autovettura di proprietà della zia. A seguito del tentato incendio, l’uomo veniva arrestato in flagranza e sottoposto a processo con rito direttissimo. Nonostante la recente misura restrittiva, tuttavia, il VENTURA ha mantenuto un comportamento particolarmente violento anche nell’espiazione della detenzione domiciliare, cui era stato ristretto presso l’abitazione di famiglia. Secondo l’attività investigativa condotta dai militari della stessa Aliquota Radiomobile, infatti, l’uomo in questi pochi giorni trascorsi dal suo arresto, avrebbe reiteratamente vessato la madre, M. V. 55enne, minacciandola e aggredendola fisicamente in più occasioni al fine di ottenere denaro contante.

Addirittura, in una circostanza minuziosamente ricostruita dai militari e dalla Procura, il VENTURA, in stato di agitazione dovuto alla smodata assunzione di sostanze alcoliche, al rifiuto della madre di dargli denaro, le avrebbe sottratto il telefono cellulare e l’avrebbe letteralmente “reclusa” nella sua stanza da letto privandola della libertà personale. La donna, dopo diverse ore, riusciva a uscire dalla stanza e ad avvisare i Carabinieri i quali, raccolti i primi elementi investigativi, dopo averla soccorsa, la trasferivano presso l’abitazione di un parente per scongiurare conseguenze più gravi.

A seguito del grave episodio venivano avviate le indagini coordinate dal Dott. Alessandro Liprino il quale, accertata la gravità delle circostanze a carico del VENTURA, decideva avanzare una richiesta di aggravamento della misura cautelare, che veniva tempestivamente accolta e disposta dal Tribunale di Barcellona P.G.. Dopo l’arresto, il secondo in appena 20 giorni, il VENURA Giuseppe veniva trasferito al carcere di Messina Gazzi.


Commenti