Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

PREMIO CULTORI DELLA SCIENZA E RAOUL DI PERRI, CONSEGNATI I RICONOSCIMENTI

di Silvana Paratore - Si è conclusa, in un affollatissimo Museo Etnoantropologico S. Salvatore di Mandanici la VI ED. del Congresso Multidisciplinare promosso dall’Osservatorio Culturale Archetipi e territorio presieduto dal dott. Giuseppe Mento , in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, col Modulo Dipartimentale di Salute Mentale Messina Nord, con l’Associazione “il Centauro Onlus” e col Festival delle narrazioni, della lettura e del libro “Naxoslegge” e patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Ingegneri della Provincia di Messina e dalla Fondazione “Architetti nel Mediterraneo”, Messina. La manifestazione culturale presentata dall’avv. Silvana Paratore, coordinatore del Congresso, ha attirato la partecipazione di personalità provenienti da tutta la Sicilia
Messina, 13/09/2016 - L’identità della comunità in Sicilia sta proprio nei valori, ha affermato la Paratore, ed è su quelli che si costruisce la spina dorsale, l’energia , la forza vitale e la fortezza di un territorio. Interessanti le sessioni dei lavori congressuali che hanno caratterizzato questa VI ED. del Congresso divenuta occasione di confronto e dialogo tra aree del sapere diverse tra di loro. Dopo l’apertura dei lavori e la presentazione della CERIMONIA INAUGURALE da parte della Paratore che ha affermato come la Sicilia è terra di Speranza e di Coraggio, hanno preso la parola il Sindaco di Mandanici Armando Carpo che ha ricordato come il piccolo centro rurale sia ricco di testimonianze storico-artistiche di notevole pregio e diventi in occasione del convegno, un centro di gravità permanente di intelligenze della cultura italiana ed il Presidente dell’Ordine dei Medici e Chirurghi di Messina dott. Giacomo Caudo che ha voluto porgere il suo saluto telefonicamente esprimendo il suo augurio di apertura dei lavori.

Insigni i relatori della prima sessione moderata dal prof. Mario Bolognari , docente ordinario di Antropologia culturale e Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’università di Messina. Consensi hanno ricevuto i contributi del professore emerito di filosofia Girolamo Cotroneo che ha sostenuto come tracce di sicilianità si possono trovare nelle grandi opere letterarie prodotte in Sicilia tanto da potere parlare di cultura siciliana ; del prof. Giuseppe Campione che ha sottolineato come il Mediterraneo da lunghissimo tempo sia divenuto un NON LUOGO sostanzialmente estraneo agli impatti della Geografia che lungi dall’essere il bianco mare dei romani , quello dei conquistatori, delle relazioni si appalesa come il mare del sangue; del dott. Salvatore Scuto che ha relazionato sul Terremoto del VAL DI NOTO del 1963 e della ricostruzione susseguente ad esso.
 Nella seconda giornata, attenzione ha registrato il contributo del prof. di linguistica francese Sergio Piraro il quale ha affermato che l’intera Sicilia è una dimensione fantastica, crocevia di strade di mare, incroci di viaggi, approdi e terra di culture diverse; del prof. di filosofia Ludovico Fulci che si è soffermato sulla figura ed opera di Giuseppe Grosso, erudito messinese del primo Ottocento; della docente di geografia prof.ssa Corradina Polto il cui intervento è stato volto ad analizzare lo sviluppo della cultura geo-cartografica in Sicilia tra ‘500 e ‘800 in rapporto alla evoluzione degli studi geografici in ambito europeo indotta sia dal progredire delle conoscenze geografiche e scientifiche che dalle grandi scoperte geografiche. Il culto di Demetra e Kore: divinità octonie in Sicilia è stato trattato dal Direttore della Sezione Beni Bibliografici ed Archivistici della Soprintendenza di Messina, con funzioni di Vicepresidente Melina Prestipino che ha sottolineato come la Sicilia con la notevole presenza di santuari demetriaci sia uno dei maggiori centri del Mediterraneo nella pratica del culto alle due divinità femminili le cui vicissitudini descritte, con pathos, tragicità e grande senso del divenire nell’Inno a Demetra, non siano altro che allegoria del ciclo Vita Morte Vita e della doppia cittadinanza dell’esistenza umana tra la terra ed il mondo ultraterreno.

Hanno suscitato attenzione anche i contributi della docente giornalista di Repubblica Amelia Crisantino il cui intervento si è concentrato sul contesto politico-culturale che si ritrova nella Sicilia dell’Ottocento, quando con la creazione del Regno delle Due Sicilia e la monarchia borbonica ha inteso uniformare gli ordinamenti isolani e quelli napoletani; dello psichiatra Prof. Federico Fischetti il quale ha riproposto una rivisitazione in chiave critica del mito di Polifemo ed Ulisse; dell’Architetto Luigi Palmucci intervenuto nella tavola rotonda dell’ultima giornata di studi moderata dal dott. Giuseppe Turiano endocrinologo e dal prof. Giuseppe Giordano professore di Storia della Filosofia, che ha affermato come la condizione isolana, la posizione strategica della Sicilia nel Mediterraneo, la natura vulcanica di vaste aree, i processi storici di sviluppo legati alle realtà territoriali hanno delineato alcuni dei caratteri peculiari della cultura siciliana; del prof. Maurizio Ballistreri, docente di diritto del Lavoro presso l’Università di Messina che ha sostenuto come si possa rilanciare la funzione dello Statuto speciale siciliano solo se legata ai principi di comunità e di responsabilità; dell’antropologo prof. Sergio Todesco che si è prefigurato di avviare una riflessione sullo statuto anomalo dei beni culturali in Sicilia che non sempre vengono percepiti e vissuti dalle comunità locali come elementi costitutivi della propria cultura; dell’Oncologo dott. Alessandro d’Angelo che ha illustrato come per molti anni la Sicilia abbia prodotto emigranti, ma da alcuni anni si ritrova a gestire il fenomeno dell’immigrazione.
Numerosi, ha sostenuto, sono i dubbi nascenti con questo nuovo fenomeno per un popolo, come quello Siciliano, che ha acquisito la grinta ma anche la dolcezza ed il cuore in un mix di culture e tradizioni; del prof. Luigi Baldari Micropsicoanalista che ha trattato il tema del viaggio in Sicilia sostenendo come movimenti profondi accadano nella mente del viaggiatore nel suo incontro con i luoghi carichi di arte e storia. Frequente il suo richiamo a Sigmund Freud che per ragioni intimamente legate alla ricerca psicoanalitica, ha fortemente sentito il fascino dell’Italia del Sud, della Campania e della Sicilia. Coinvolgente la prolusione dello Psiconcologo Marcello Aragona che ha proiettato il numeroso pubblico presente nella realtà dell’Argimusco quale ipotesi di integrazione tra genius loci e processi energetici di cura sociale ed individuale. Tratto dal film THE WALK lo spunto dell’intervento dello psichiatra Matteo Allone, direttore del Centro Camelot che richiamando le immagini del film ha sottolineato l’elemento dell’agire e del tentare come presupposti non impossibili dell’ operare di ognuno di noi .

Tra gli altri relatori Sergio Bertolami, architetto, che ha relazionato sul Sicilian Scenery, il grand Tour a distanza di Peter de Wint; Roberto Motta, Direttore del Modulo Dipartimentale Salute Mentale di Messina Nord, sulle Tracce delle Regine: regina Adelaide del Vasto e regina Eleonora d’Angiò Aragona; E. Scarcella sulla Sicilia di Bufalino; Laura Carracchia, archeologa, che si è soffermata sulla Sicilia e le sue culture dalla Preistoria ai Romani; Daniele Makris, professore di Letteratura che ha illustrato la Grecia plurima, diacronica perenne: Sikelia; Marinella Fiume scrittrice e Fulvia Toscano Direttore di Naxoslegge che hanno conversato sul libro “Sicilia Esoterica”; Cosimo Inferrera e Mauro Scarcella Perino il cui intervento si è basato sulla Sicilia ed il Mare: Zona Falcata perla da recuperare. Entusiasmo ha suscitato l’intervento del giovane dottore in Fisica Vincenzo Macrì che trattando della sicilianità e cittadinanza nel Mondo ha affermato come non siano i luoghi a fare le differenze ma gli uomini che possono contribuire a realizzare un mondo diverso.

Al giovane impegnato in un progetto di ricerca internazionale di fisica quantistica, è stato conferito dall’Amministrazione di Mandanici il PREMIO GIOVANI CULTORI DELLA SCIENZA: riconoscimento voluto dal Sindaco Armando Carpo d’intesa col cittadino onorario di Mandanici prof. Giuseppe Mento promotore del Congresso Scientifico. Il Sindaco nel consegnare il premio ha difatti ribadito l’esigenza di creare occasioni tramite progetti di alto spessore culturale che possano impedire ai giovani di abbandonare il loro paese natio dando impulso al turismo d’arte. Curiosità ha suscitato il Reportage fotografico di Franco Maricchiolo che dalla sua esperienza di viaggiatore maturata nei suoi numerosi viaggi negli Stati Uniti d’America, realizzati dal 1998 ad oggi, ha proposto un estratto di immagini e volti dei Siciliani nel Mondo, raccontando aneddoti dei simpatici e fruttuosi incontri con personalità aventi origini siciliane, che col loro impegno , hanno dato tanto alla crescita sociale, culturale ed economica degli Stati Uniti d’America.

A conclusione della VI EDIZIONE del Congresso Multidisciplinare sul Tema LA SICILIA E LE SUE CULTURE. CONOSCERE, PENSARE ED AGIRE, la consegna, con la partecipazione del prof. Agatino Santoro, del Prestigioso premio Raoul di PERRI la cui figura è stata ricordata, con commozione, dal dott. Giuseppe Mento . Il Prestigioso Riconoscimento è stato consegnato al Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Messina Filippo Romano, la cui figura è stata delineata dall’avv. Silvana Paratore che ha dato lettura della motivazione “ Ha contribuito alla diffusione della cultura e della legalità, svolgendo un ruolo di sostegno e dedicando particolare attenzione ed interesse al patrimonio culturale, scientifico ed artistico del territorio , nell’ambito del proprio ruolo istituzionale” .

A Seguire la lectio magistralis di Filippo Romano su “ I segni dell’uomo ed il territorio: la Sicilia terra umanissima” . Cultura popolare, u sonu e u manciari a cura dello scrittore Carmelo Rigano, del docente prof. Cesare Natoli, del pedagogista Nicola Schepis hanno arricchito le serate del Monastero a Mandanici conclusesi con momenti di jazz a cura di Rosalba Lazzarotto. Ringraziamenti, per il Comitato scientifico del Congresso composto dai prof.ri MENTO, TURIANO, MOTTA, ALLONE, ARAGONA, BALDARI, D’ANGELO, PIRARO, FISCHETTI, SCHEPIS, INFERRERA, GIORDANO E SANTORO; per quanti hanno operato dietro le quinte DANILA CRISAFULLI, MARIA MELIA, FILIPPA DE TOMMASO; per l’amministrazione di Mandanici che si è posta a servizio delle esigenze e dei bisogni di tutti i relatori; per la giornalista della Gazzetta del Sud Irene Antonuccio, per le hostess congressuali Margherita ed Angela, sono stati espressi dall’avv. Silvana Paratore e dal dott. Giuseppe Mento con l’augurio ad un arrivederci a Mandanici 2017.

Silvana Paratore


Commenti