Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

INCENERITORE VALLE DEL MELA: ALCUNE IMPORTANTI NOTIZIE DI SEGNO OPPOSTO

10/10/2016 - Giovedì scorso Padre Giuseppe Trifirò ha raccolto 1524 dichiarazioni di cittadini contrari all'inceneritore "sperimentale" di rifiuti pericolosi all'ESI di Giammoro. I moduli sono già in viaggio verso il Dipartimento acqua e rifiuti della Regione, presso cui è stata presentata la richiesta di autorizzazione dell'impianto. Un impianto che ha già destato molta inquietudine tra i cittadini, sia per le categorie di rifiuti da incenerire (rifiuti sanitari ed industriali ricchi di metalli pesanti), sia per il fatto che è chiaro a molti come l'azienda punti a rendere la propria "sperimentazione" una realtà conclamata.

Una cosa è certa: successivamente alla "sperimentazione", l'azienda avrà tutto l'interesse a massimizzare la portata di quello che sarebbe un vero e proprio inceneritore di rifiuti della peggiore specie. Pertanto tutto il comprensorio potrebbe essere investito dagli agenti potenzialmente tossici di tale impianto, come le nanoparticelle ricche di metalli pesanti e di diossina. Nel frattempo il Sindaco di Pace del Mela Pippo Sciotto ha reso noto che la Conferenza dei servizi prevista a Palermo per martedì è saltata Alla conferenza erano state invitate tutte le amministrazioni coinvolte nella procedura di autorizzazione all'impianto. Una procedura a dir poco singolare, in quanto l'impianto in questione non è stato ancora sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale che la legge prevede per tutti gli inceneritori di rifiuti pericolosi.
A tal proposito il Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela ed altre associazioni stanno preparando una diffida per richiamare i competenti organi regionali al rispetto della normativa vigente.
Nel frattempo invitiamo i cittadini a continuare la raccolta firme utilizzando i moduli in circolazione o la versione aggiornata inviata in allegato.
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09/10/2016 – Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela: Negli ultimi giorni i cittadini della Valle del Mela hanno appreso con trepidazione alcune importanti notizie di segno opposto. Infatti da un lato l’Assessore Contraffatto e il Dirigente Pirillo hanno chiarito, dinanzi alla Commissione ARS d’indagine sulla Valle del Mela, la posizione contraria (finora solo a parole) della Regione in merito al mega-inceneritore di A2A. Dall’altro è uscita fuori l’inquietante novità che l’ESI di Giammoro ha presentato alla Regione domanda di autorizzazione per realizzare un ulteriore inceneritore di rifiuti, per giunta della peggiore specie. Infatti in quest’ultimo caso si tratterebbe di incenerire i cosiddetti rifiuti pericolosi, come quelli sanitari ed industriali, pesantemente ricchi dimetalli pesanti.
E’ quindi necessario che sulla Valle del Mela la Regione passi dalle parole ai fatti.
Questa in sintesi la richiesta che abbiamo avanzato ieri insieme ad altre associazioni del comprensorio in una nota inviata a Crocetta, agli Assessori ed ai Dipartimenti regionali competenti, consultabile e scaricabile cliccando QUI .

Nello specifico chiediamo con forza che:
1) venga approvato al più presto il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9;
2) la Regione formalizzi un parere negativo nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale cui è in atto sottoposto il mega-inceneritore di A2A a livello Ministeriale;
3) la Regione neghi l’autorizzazione all’inceneritore di rifiuti pericolosi dell’ESI di Giammoro.
In merito al Piano Paesaggistico, abbiamo ribadito come basterebbe l’approvazione dell’Assessore regionale ai beni culturali Carlo Vermiglio per vietare definitivamente l’inceneritore del Mela e affondare il ricorso di Edipower/A2A contro i pareri negativi della Soprintendenza e del MiBACT. Analogamente verrebbero vietati altri nuovi impianti industriali sia nella centrale elettrica che nella Raffineria.

Il Piano servirebbe anche a garantire i beni culturali e paesaggistici di mezza provincia.
Da più di sei mesi chiediamo all’Assessore, insieme ad alcune amministrazioni comunali, di approvare celermente il Piano, ma finora non abbiamo ottenuto positivi riscontri.
La cosa è paradossale perché l’approvazione del Piano permetterebbe sia alla Regione che all’Assessorato di Vermiglio di vincere contro il ricorso di Edipower/A2A, nel quale tali amministrazioni figurano come parti resistenti.
Riguardo all’inceneritore dell’ESI, abbiamo evidenziato come la Regione, anche volendo, non potrebbe concedere l’autorizzazione, poiché la legge prevede che prima venga effettuata la Valutazione di Impatto Ambientale, che al momento non risulta sia stata avviata.
Un’altra richiesta che abbiamo avanzato alla Regione riguarda la gestione dei rifiuti a livello Regionale. Al riguardo è di questi giorni una buona notizia: la SRR Palermo est vuole creare a Caltavuturo un impianto per il trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati, con separazione delle varie componenti da recuperare e riciclare.

Basterebbe una decina di tali impianti per scongiurare gli inceneritori in tutta la Sicilia, con minori costi, minori rischi sanitari, meno residui e tempi più rapidi rispetto agli inceneritori.
Peraltro esperienze di questo tipo sono già operanti con successo in altre parti d’Italia.

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