Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

“DOV’È TUO FRATELLO?”, INCONTRO DI PREGHIERA A MESSINA

Sabato 3 dicembre 2016 - ore 21.00 Chiesa “S. Maria di Porto Salvo” - Messina
29/11/2016 – Sabato 3 dicembre, alle ore 21.00, a Messina, nella chiesa “S. Maria di Porto Salvo”
(viale della Libertà – fronte Fiera), si terrà un incontro di preghiera presieduto
dall’Amministratore apostolico Mons. Benigno Luigi PAPA, voluto dall’Ufficio diocesano
Migrantes e preparato con la collaborazione della Parrocchia “S. Maria dell’Arco” e delle
Comunità etniche cattoliche. Vuole essere un momento di preghiera e di riflessione per
ricordare tutti quei migranti che ogni giorno sono costretti a scappare dai propri Paesi e i
tanti di loro che nel viaggio della speranza perdono la vita; tutti quei migranti ridotti in
schiavitù negli ambienti di lavoro; le donne straniere vittime della tratta a scopo sessuale;
tutte le persone coinvolte dalla mobilità umana, che spesso vedono negati e calpestati i loro
diritti.

Papa Francesco, nell’omelia pronunciata a Lampedusa, ha richiamato l’impegno a
prendersi cura e non rimanere indifferenti di fronte a tutta questa umanità sofferente:
“«Dov’è il tuo fratello?», la voce del suo sangue grida fino a me, dice Dio. Questa non è
una domanda rivolta ad altri, è una domanda rivolta a me, a te, a ciascuno di noi. Quei nostri
fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di
pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte.
Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano
accoglienza, non trovano solidarietà! E le loro voci salgono fino a Dio!”.
Questi fratelli interpellano la Chiesa e la società civile, che si devono impegnare a
ripensare nuove forme di accoglienza, a costruire una Città capace di vivere, attraverso gesti
concreti, i valori della solidarietà e della condivisione.
All’incontro parteciperanno, e ci aiuteranno a pregare, i rappresentanti di altre
religioni.

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