Giorgio Alleva, presidente dell''Istat in audizione davanti alla commissione di inchiesta Migranti: "La popolazione straniera si concentra nel centro nord, che ospita quasi l''84% della popolazione straniera residente. Il sud ospita l''11% e le Isole circa il 5%".
Roma, 9 nov. 2016 - Giorgio Alleva, presidente dell'Istat, oggi 9 novembre davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate, ha reso noto che dal '98 il numero delle persone straniere in Italia è quasi quintuplicato. “Si tratta della crescita relativa più marcata per i paesi Europei per i quali sono disponibili i dati”. Alleva ha spiegato che “il numero di stranieri in Italia rappresentano l'8,3 per cento della popolazione totale, un numero più alto di quello della Francia 6,6 per cento e di poco inferiore di quello tedesco con il 9,3 per cento".
“La popolazione straniera si concentra nel centronord che ospita quasi l'84 per cento della popolazione straniera presente, mentre il sud ospita l'11 per cento e le Isole (Sicilia e Sardegna) circa il 5 per cento. La popolazione straniera è molto giovane. La quota di ragazzi fino agli 11 anni è superiore a quella dei ragazzi italiani di circa 5 punti percentuali. Al contrario le persone oltre i 65 anni sono molto più quelli italiani”.
"Nel ''98 risultavano poco meno di un milione gli stranieri residenti in Italia. Nel 2015 il numero è quasi quintuplicato e si tratta della crescita relativa più marcata per i Paesi europei per i quali sono disponibili i dati. Al 1° gennaio 2016 si contano 5.026.153 stranieri, 12mila unità in più rispetto al 2014". Lo ha detto il presidente dell''Istat, Giorgio Alleva, in audizione davanti alla commissione di inchiesta Migranti, sottolineando che i dati Eurostat sulla presenza degli stranieri nei Paesi Ue "collocano l''Italia all''interno del contesto europeo".
La vera novità degli ultimi anni è rappresentata dal crescente numero di giovani immigrati e ragazzi di seconda generazione che diventano
italiani: coloro che acquisiscono la cittadinanza per trasmissione dai genitori e coloro che, nati nel nostro Paese, al compimento del diciottesimo anno di età scelgono la cittadinanza italiana, sono passati da circa 10mila nel 2011 a oltre 66mila nel 2015".
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